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INCENDIO DOLOSO ALL’OASI LAGO SALSO: IL PARCO INTERVENGA

Dopo l’ultimo incendio doloso avvenuto nell’Oasi Lago Salso di Manfredonia è necessario che il Parco del Gargano, proprietario al 96% della società di gestione, dia un segnale concreto e finanzi subito i necessari interventi per restituire all’area le infrastrutture di visita che negli anni sono andate perdute a causa di altri analoghi incendi. È la richiesta che avanza il WWF Foggia all’Ente parco all’indomani dell’ennesimo episodio incendiario che nella serata di giovedì scorso ha distrutto un capanno in legno all’interno dell’oasi.

Per il WWF Foggia l’episodio si deve inquadrare nella lunga serie di attentati incendiari che hanno interessato l’oasi – spesso in concomitanza con importanti iniziative di conservazione come quando, all’indomani dell’inserimento del Lago Salso nel sistema delle oasi del WWF, venne incendiato un altro capanno – e che lentamente ed inesorabilmente hanno distrutto tutti i manufatti utili alla visita e l’osservazione della fauna e dei preziosi habitat di cui è ricca l’area. Sono infatti andati in fumo, uno dopo l’altro, la passerella in legno che si addentrava nel folto canneto, i capanni di osservazione, i cartelli informativi.

L’incendio dei giorni scorsi è evidentemente il segnale che a qualcuno non piace il percorso di rilancio dell’area intrapreso nell’ultimo anno.

Il risultato è che oggi i visitatori non hanno a disposizione nessuna struttura di osservazione, indispensabile per una corretta fruizione dell’oasi.

Per questo il WWF chiede che, al di là dell’apprezzabile condanna per il vile gesto e solidarietà agli amministratori già espressa dal vicepresidente del Parco, l’Ente si impegni concretamente ed immediatamente per mettere l’oasi nelle condizioni di accogliere degnamente i visitatori, finanziando i necessari interventi, come ad esempio è stato fatto all’indomani dell’incendio del trabucco di Rodi Garganico.

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