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INCHIESTA ‘GAZZETTA’: LA POLITICA NON RISPONDE PIÙ DA ANNI ALLE ISTANZE DELLA POPOLAZIONE

LETTERA ALLA GAZZETTA

Seguo da sempre la GAZZETTA ed apprezzo le notizie che pubblica per tenerci sempre informati su tutto quanto avviene in città. Sono tante le notizie interessanti, così come è interessante l’inchiesta che sta facendo per fare giudicare alla gente la politica cittadina degli ultimi anni. Per me la politica da troppo tempo non risponde più alle cose che chiede la popolazione e va per una strada contorta e piena di operazioni strane e che sembrano sempre favorire qualcuno e non tutti. Una volta non era così e si riusciva a capire che gli sforzi miravano a far crescere la città, a creare lavoro, ad aiutare i più deboli e i giovani per evitare che emigrassero all’estero o al nord. Non è più così e dispiace perchè la nostra è una terra di tanta gente buona e che si sacrifica per tirare avanti nel difficile mondo d’oggi dove ci sono molti cattivi e i sanseveresi lo sanno perchè vengono oppressi dalla delinquenza dalla mattina alla sera in tanti modi. E la cosa più grave che è venuta fuori ancora di più in questo periodo è proprio questa criminalità che sconvolge San Severo e la fa apparire malfamata fino all’estero e in altre regioni e province italiane dove tanti concittadini sono spesso costretti a vergognarsi delle loro origini e a non dire neppure che sono di San Severo, inventando bugìe per colpa di delinquenti incalliti che spacciano la droga, rapinano, sparano al prossimo, rubano nelle nostre case e tante altre brutte cose. Questi sono i problemi che la politica deve cercare di risolvere, altrimenti cosa andiamo a votare a fare, perchè paghiamo tante tasse, perchè sopportiamo tanta cattiveria continuando ad essere onesti, perchè rischiamo senza fare la rivoluzione la nostra vita e quella dei nostri figli? Chi sta al Comune faccia una buona volta quello che vogliono i cittadini e faccia ogni sforzo per superare i problemi più gravi che rendono malfamato il nome della nostra zona, facendola sembrare terra di nessuno e senza regole civili.

MICHELE P. A. CIAVARELLA

 

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