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INUTILI ESAMI DI STATO E GIUDIZIFALLACIDI PROFESSORI INADEGUATI

Riceviamo e pubblichiamo:

Ancora una volta il sistema scolastico italiano riguardante la scuola media superiore ha manifestato inadeguatezza e incoerenza nella gestione del profitto scolastico.A farne le spese è stato, ancora una volta, un ragazzo di 18 anni alle prese con l’esame di stato per l’anno scolastico 2015/2016 che, dopo essersi impegnato in maniera seria e costante negli anni di liceo, si è trovato a ricevere, per inadeguatezza cronica degli esami di stato e per dilettantismo di certi professori coinvolti nella valutazione finale, un giudizio completamente inappropriato, ponendo pregiudizio grave per il prosieguo degli studi stessi. Uno studente esemplare, studioso, attento, costante, rispettoso e intelligente, presentato con 9,1 di media scolastica e 23 crediti prima di espletare gli esami di stato, sembra abbia avuto, a detta dei professori, un tonfo generalizzato sia agli scritti di italiano (giudizio estremamente variabile in rapporto a chi legge il tema), di matematica (sembra che lo studente si sia rifiutato di copiare, pratica comune agli esami di stato), alla 3^ prova (alcune tematiche sembra erano già state segnalate agli studenti prima della prova stessa), ed infine, ulteriore tonfo alla prova orale, negando la possibilità di poter accedere ai crediti, prassi che sembra comune ai ragazzi che si presentano con oltre 9 di media. Questo è stato il giudizio inflessibile espresso dalla commissione, fatta da emeriti professoroni sia esterni (che pretendono di giudicare i ragazzi da una sola prova), che interni (che dicono di conoscere e considerare i curriculum di tutti i ragazzi). Purtroppo, e ancora non si conosce la causa originale, la commissione d’esame ha ritenuto opportuno giudicare questo studente,presentato con oltre 9 di media (potenziale 100), valutato con voto finale di 92/100, creando una profonda disparità e ingiustizia nei confronti degli altri ragazzi della stessa classe e con la stessa media, che invece hanno ottenuto l’ambito e scontato 100.Giudizio, tra l’altro, fatto per un esame di stato pieno di ‘criticità’ che tutti conoscono.Manovra estremamente bassa, sia moralmente, per aver offeso profondamente la dignità personale e scolastica di un ragazzo eccellente, sia pedagogicamente, creando grave disparità tra i ragazzi stessi e creando i presupposti per un disamoramento verso la scuola e la cultura, dilapidando la credibilità dello stesso nei confronti degli stessi professori e verso l’universo scolastico.Fortunatamente lo studente coinvolto in questa infelice esperienza, successivamente, ha superato brillantemente tutti i concorsi per l’accesso alle università italiane, classificandosi 4° in Italia per l’Università Cattolica di Roma e 6° presso l’Università di Bologna per professioni sanitarie (logopedia), 2° classificato presso la Clinica Odontoiatrica dell’Università di Bologna per Odontoiatria (conseguito 75,3 punti al concorso nazionale di medicina-chirurgia e odontoiatria 2016), conseguendo il miglior risultato sul territorio sanseverese, superando diversi 100 e 100 e lode classificati nei vari licei locali.Il messaggio finale è che, oltre a considerare l’esame di stato una condizione anacronistica, inadeguata e impropria nella dinamica scolastica, si ricorda ai cari professori (alcuni presunti tali) di essere più umili, ma soprattutto meno superficiali e più professionali nei giudizi, cercando di rispettare la dignità degli studenti e premiare i ragazzi che hanno veramente voglia di studiare. Non è possibile pretendere l’amore per lo studio da parte degli studenti e poi dare esempi di giudizio così discutibili e riprovevoli. E’ la vita che poi giudica tutti!

Dr. MATTEO LUIGI NAPOLITANO

 

 

 

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