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Istanbul: porta d’Oriente per la scuola “Petrarca-Padre Pio”

Il nostro istituto,  la scuola Petrarca-Padre Pio di San Severo, rappresentata dalla prof.ssa Annalisa Curatolo e dal prof. Ciro di Fazio è partito il 29 aprile alla volta di Istanbul per realizzare il terzo meeting concordato nell’ambito del nostro partenariato Erasmus+ “Whataboutyour blue”. Ad attenderci al nostro arrivo, la coordinatrice turca, Firdevs Diramali, visibilmente gioiosa ed orgogliosa, in rappresentanza della compagine turca e gli altri partner europei provenienti da: Portogallo, Spagna, Lettonia, Slovenia, Polonia e Romania. Il primo giorno ci siamo recati presso il Palazzo comunale dove il Sindaco ci ha ricevuti riservandoci tutti gli onori e ci ha fatto visitare gli spazi dove lavorano mille persone. Dopo aver preso commiato dal Sindaco, siamo stati accolti a scuola dal Dirigente, dai docenti e da tutti gli allievi che mostravano cartelloni di benvenuto attraverso le bandiere dei 7 paesi europei. Abbiamo colto subito che il corpo docente e la scuola tutta era molto unita, ben organizzata e desiderosa di farci sentire a nostro agio; la calda accoglienza turca ci ha riservato poi il meraviglioso momento del thè e del caffè turco dai gradevoli profumi. Dopo i saluti di rito sono iniziati i lavori con un test sull’acqua, argomento del nostro progetto, eseguito attraverso la piattaforma “Kahoot”. Abbiamo visitato poi la scuola con le relative classi, dalle aule comuni all’aula di sostegno, ci siamo recati a mensa insieme agli alunni e poi siamo scesi nel laboratorio teatrale per ascoltare alcuni brani suonati dall’orchestra della scuola. Ciascuna delegazione ha poi presentato il proprio video in cui erano presentati i luoghi più importanti legati all’acqua e dunque noi abbiamo parlato delle nostre terme di Castelnuovo e di Margherita di Savoia,  delle saline, dei laghi di Monticchio, di Lesina e di Varano, dei nostri “trabucchi” e delle nostre fontane. Il giorno successivo la coordinatrice turca ha organizzato per noi una passeggiata in bicicletta lungo la pista ciclabile tracciata sul lungomare in cui ciascuno esibiva colori e vessilli del proprio paese. Il tutto è stato ripreso dal drone della scuola per l’intero percorso. E’ stato questo un momento fantastico di condivisione per il nostro partenariato perché abbiamo toccato con mano l’entusiasmo della gente che incontravamo lungo il nostro tragitto, curiosa di avere notizie del nostro progetto. Tutto ciò ha potenziato il coinvolgimento di docenti ed alunni, gratificati dall’esperienza che stavamo vivendo. Si tratta di un’emozione difficile da spiegare a parole poiché incontrare lungo il nostro percorso donne con il velo e non, uomini  con un credo religioso alternativo al nostro e con tradizionidiverse che si entusiasmavano condividendo le nostre conoscenze mi ha dato modo di respirare un anelito di infinito e di sentirmi davvero un microcosmo così come un tempo teorizzano gli ideali umanistici. L’indomani sveglia anticipata per la visita di Istanbul con la meravigliosa Sultanahmetcamii,AyaSophia e la gita sul battello lungo il Bosforo. Istanbul, una immensa megalopoli che racchiude gioielli che invitano alla meditazione quali la Cisterna Basilica, la magia delle moschee e gli inebrianti profumi delle spezie che caratterizzano la saporita cucina turca.L’ultimo giorno ci ha visti partecipi di un workshop in cui abbiamo assistito alla lavorazione artigianale del vetro e poi ciascuno ha potuto realizzare un foulard personalizzato miscelando i colori sotto la sapiente guida di un  esperto del settore. Ahimè, a fine settimana è giunto presto il tempo di tornare in patria con l’animo gratificato da una meravigliosa esperienza all’ombra di moschee e minareti che, attraverso melodie cantilenanti ed arabeggianti ci hanno fatto riflettere sul concetto che ciascuno ha dell’assoluto, chiunque esso sia, Dio o Allah, nel rispetto della cultura di ciascuno e in nome della solidarietà e della tolleranza che caratterizza l’essenza di ogni partenariato Erasmus+.

Annalisa Curatolo

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