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JUNNO. Festival delle piccole cose Terza Edizione 2018 L’ARTE DI ESSERE UMANI a Monte Sant’Angelo

iniziamo con i verbi COSTRUIRE e OSPITARE

Monte Sant’Angelo è famosa nel mondo per il santuario di San Michele, ma oltre al Santuario di San Michele Monte Sant’Angelo ha un’altra grande ricchezza che è il suo centro storico, il famoso Rione Junno.

Dopo una serie interminabile di curve, finalmente si arriva a Monte Sant’Angelo, un assolato paese che domina il Gargano. Nel suo cuore pulsa il Rione Junno. Qui la vita sembra scorrere lentamente, tanto lentamente nella sua essenzialità di piccole case a schiera di calce bianca. Inizialmente si ha l’impressione che il tempo sia dilatato: Monte Sant’Angelo, il suo Rione Junno, è uno spazio che non va spiegato, ma visitato e vissuto.

Il Rione Junno è un luogo singolare, unico, infatti sorge per dare ospitalità ai pellegrini che raggiungevano Monte Sant’Angelo per la loro devozione a San Michele; ed è sempre stato subordinato al Santuario.

Eppure è un piccolo gioiello di architettura essenziale dove è ancora possibile godere di beni immateriali come il silenzio e l’aria incontaminata.

All’orizzonte è protagonista il mare che sembra confondersi col cielo e sembra bussare alle porte delle antiche case a calce bianca. Paesaggio e centro abitato diventano un’unica cromia.

JUNNO. Festival delle piccole cose vuole generare gesti d’amore nei confronti di questo luogo, dei suoi abitanti e di tutti coloro che, pur non essendo residenti, lo hanno eletto a loro luogo della spiritualità.
Per farlo porterà la parola detta, la parola raccontata, la parola recitata e la musica nelle piazzette naturali del rione Junno ed in alcuni dei suoi luoghi simbolo, la Chiesa delle Clarisse e la chiesetta rupestre dell’Incoronata, e non farà uso di amplificazione acustica e di ulteriori luci che non siano già quelle presenti dell’illuminazione pubblica.

Favorirà la fruizione di spazi pubblici sotto una vesta completamente nuova, in luoghi dove l’uomo non andrà ad impattare minimamente e avrà la possibilità di poter apprezzare l’importanza di un bene immateriale come il silenzio.

Crediamo, infatti, che il sempre più diffuso senso di spaesamento delle persone possa essere trasformato in felicità attraverso esperienze ad alto valore umano come quelle che vogliamo proporre.
Il progetto è stato concepito non come punto di arrivo, ma piuttosto come punto di partenza; una formula che, nel corso degli anni, ci auguriamo di riempire di contesti con proposte, suggerimenti, eventi che possano dare slancio all’economia ambientale e paesistica esaltando la natura ed i contenuti in essa nascosti.

L’Associazione Culturale Rhymers’ Club anche per il 2018, si pone l’obiettivo di favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale. In particolare si adopera, già da diversi anni, come testimone di memoria (organizzando un evento letterario in occasione della festa della Liberazione dal nazifascismo); come promotore del patrimonio immateriale (silenzio, luce, vento, etc.) del centro storico di Monte Sant’Angelo eleggendolo a luogo della spiritualità per mezzo di un piccolo festival – JUNNO. Festival delle piccole cose – che è diventato in pochi anni uno spazio privilegiato di riflessione attraverso la letteratura, il teatro e la musica; come divulgatore e promotore della poesia, in particolar modo della poesia italiana contemporanea (organizzando il Festival DauniaPoesia che quest’anno giunge all’ottava edizione).

Quest’anno tutte le iniziative che proporrà l’Associazione Culturale Rhymers’ Club avranno come tema “L’ARTE DI ESSERE UMANI” con la finalità di innescare un dialogo per pensare ed interpretare il mondo, consapevoli della complessità della vita contemporanea: confrontarsi attorno ai temi dell’accoglienza e della solidarietà, della fratellanza, della diversità, del senso di comunità, ma anche determinare la coscienza di ciò che siamo.

L’utopia di considerare il Rione Junno un luogo mistico sta diventando velocemente un’utopia generale. I residenti, quasi tutti anziani, ci ringraziano per “considerare” le loro vie, le loro strade, le loro case (e le loro vite). I cittadini di Monte Sant’Angelo ormai considerano il Festival una risorsa. I turisti arrivano da tutte le mete turistiche del Gargano (da Peschici, da Vieste, etc.) per seguire i nostri eventi.

La terza edizione di JUNNO. Festival delle piccole cose si svolgerà nel Rione Junno di Monte Sant’Angelo da lunedì 13 agosto a domenica 19 agosto 2018 e, con il titolo L’ARTE DI ESSERE UMANI si connoterà più che mai come “l’edizione delle persone”, partendo dalla più ampia condivisione della conoscenza possibile e cercando di stimolare e favorire il cambiamento delle abitudini.

Viviamo il tempo del cambiamento, le nostre società stanno cambiando velocemente, gli ideali sono messi in discussione, i valori sono merce rara, le bandiere sono logorate dalle ideologie, eppure ogni giorno incontriamo nuovi compagni di strada, che ampliano la nostra visione con le loro idee e la loro “umanità”.

Quest’anno, nel tentativo di concretizzare le nostre idee e la nostra visione delle cose del mondo, abbiamo pensato a due importanti novità: COSTRUIRE, la chiamata alle idee ed OSPITARE, la chiamata all’accoglienza.

Con COSTRUIRE, la chiamata alle idee il programma del Festival si apre al contributo di tutte quelle realtà attive sul territorio di Monte Sant’Angelo – associazioni, organizzazioni culturali e ambientali, comitati, musei, circoscrizioni, ma anche singoli cittadini – che vogliono proporre la loro iniziativa.

Quella di costruire un programma partecipato è una scelta pienamente coerente con l’intento di JUNNO. Festival delle piccole cose che, partendo dalla più ampia condivisione possibile della conoscenza, cerca di stimolare una riflessione sui beni comuni immateriali di cui è custode il Rione Junno di Monte Sant’Angelo.

Mentre con OSPITARE, la chiamata ad accogliere vorremmo favorire l’incontro tra persone, tra la nostra comunità e i nostri amici poeti, scrittori, attori e musicisti. Vorremmo che fossero proprio le famiglie di Monte Sant’Angelo ad aprire le porte agli artisti ospiti di JUNNO. Festival delle piccole cose.

Vorremmo creare una rete di ospitalità che torni a dare l’antico significato del termine accoglienza. Vorremmo che i nostri artisti fossero ospitati per la notte dai nostri cittadini, dai nostri amici, dagli abitanti più accorti della nostra comunità e che, assieme, condividessero i piccoli gesti quotidiani, come la colazione, e importanti occasioni di scambio culturale e divertimento, come i pranzi e le cene con piatti tipici fatti in casa.

Tra le nuove realtà pronte ad accogliere i i nostri artisti ci sono le “case di accoglienza pellegrina” CASA FALCONE e CASA SIMONE pensate e gestite dal nostro amico Nicola Notarangelo, che già da alcune settimane ospita pellegrini e camminatori che si fermano a Monte Sant’Angelo per una sola notte.

L’ambizione dell’Associazione Culturale Rhymers’ Club è che questo coinvolgimento non si esaurisca nei giorni del Festival, ma entri nel vissuto quotidiano di tutti.

Per maggiori informazioni relative a COSTRUIRE, la chiamata alle idee ed OSPITARE, la chiamata all’accoglienza  invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito internet www.junno.it.

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