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LA BIBLIOTECA COMUNALE “A. MINUZIANO”. Un prezioso patrimonio per la città di San Severo

La Biblioteca Comunale di San Severo è intitolata ad Alessandro Minuziano, editore ed umanista  (San Severo, 1450Milano, 1532). Dopo i primi studi a San Severo, Minuziano si trasferì col padre, esiliato a Venezia, e qui fu allievo di Giorgio Merula. Questi lo segnalò a Ludovico Sforza per la cattedra di storia ed eloquenza di Milano, e il signore non tardò ad affidargliela. Accolto nella corte sforzesca, dove fu tenuto in grande considerazione quale uomo assai colto e valente studioso, fu precettore – tra l’altro – dei figli di Bartolomeo Calco. Dalla sua stamperia (iniziò l’attività di stampatore nel 1469 o, secondo altri, nel 1485) uscirono edizioni preziose e raffinate, tra cui incunaboli di Orazio, Livio e Cicerone. La sua opera maggiore è proprio l’opera omnia ciceroniana, realizzata dal 1490 al 1498. La sua vita è in parte ricostruibile mediante alcune sue lettere, scritte tra il 1518 e il 1521. Il suo amore per la letteratura fu sempre disinteressato, tanto che l’attività di stampatore non lo rese ricco. Poco si conosce della sua giovinezza in Puglia, “a cui non può essere ingrato per istinto naturale e per esempio del padre che fu spinto fuori di casa per le spedizioni popolari e mandato in esilio”. Da San Severo partì, probabilmente, nel 1462, anno della battaglia di Troia, per passare momentaneamente a Fermo, quindi a Venezia e a Milano. La Biblioteca Comunale “Alessandro Minuziano” di San Severo fino a qualche tempo fa era ubicata nei locali dell’ex convento dei Frati Minori Conventuali di San Francesco. Questo vasto edificio, esistente già dal secolo XIII, dopo il terribile sisma del 1627 che distrusse gran parte della città, fu ricostruito ed ampliato, estendendosi sull’antico tracciato delle mura cittadine. Il fastoso portale d’ingresso con ricca decorazione lapidea ci introduce ad un corridoio dal quale è visibile l’antico chiostro del convento, nel quale un tempo erano affrescati i miracoli di San Francesco. La Biblioteca Comunale, fondata nel 1858 (con il nome di Biblioteca Ferdinandea) si è progressivamente arricchita in seguito ad acquisti, lasciti e donazioni da parte di numerosi studiosi ed esponenti delle famiglie illustri di San Severo. Attualmente il cospicuo patrimonio librario consta di circa ottantacinquemila esemplari; esso si arricchisce di una interessante e considerevole raccolta di periodici sia locali che nazionali dal secolo XIX ad oggi. Il Fondo Antico consta di seimila volumi dal XV secolo al 1830; anche la produzione locale è rappresentata in maniera consistente e la vasta produzione editoriale e tipografica del Minuziano, la Biblioteca Comunale di San Severo possiede quindici edizioni. Tra queste, merita di essere citato il pregevole esemplare che racchiude due tomi dell’Opera Omnia di Cicerone rilegato in pelle impressa con borchie e cantonali metallici; l’Historia di Milano scritta dallo storico e giureconsulto Bernardino Corio nel 1503, le Antiquitates Vicecomitum di Iacopo Ammannati Piccolomini che celebra la storia della famiglia Visconti, la “discussa” edizione dell’opera di Tacito. Attualmente la Biblioteca Comunale ha sede nei locali dell’ex Edificio Scolastico “G. Pascoli” in Largo Sanità. Mario Bocola

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