Cultura

LA BUONA SCUOLA SANSEVERESE

di MICHELE MONACO

Saranno loro, gli insegnanti, a costruire un circolo virtuoso tra gli adolescenti sanseveresi e la propria città? Saranno loro a impedire che cresca il numero di tanti minori allo sbando che imperversano per la città senza che abbiano terminato la scuola dell’obbligo? I fatti dicono di sì.Vi sono numerosiinsegnantiche guidano i propri alunni soprattutto nel centro storico di San Severo per farne sempre più una mappa didattica ed educativa per una ricerca identitaria della propria città. Scolaresche di Istituti di ogni ordine e gradosi riversano, in numero sempre crescente, tra i meandri del centro storico. Le uscite didattiche, le visite guidate,hanno come obiettivo itinerari di natura culturale, storica, eno-gastronomica e di arte religiosa comei palazzi settecenteschi,il barocco, il romanico–pugliese, i monumenti del ‘900, i personaggi della toponomastica, le targhe marmoree, le chiese, le edicole votive, le botteghe artigianali, librerie, laboratori e rivenditori enogastronomici, ecc. Senza dimenticare le numerose visite istituzionali al M.A.T., alla Biblioteca Comunale e alla Galleria Comunale “Schingo”.Le scuole del nostro territorio vanno alla riscoperta della storia locale, della storia patria, per trasmettere ai giovani la conoscenza e il rispetto dei beni culturali, dei saperie dei sapori. Si spera di combattere,così, il gravissimo fenomeno di ESTRANEITÀ di tanti adolescenti,suscitando in essi il senso di APPARTENENZAad una comunità. Diffondere nei ragazzi la convinzione che la città va curata conservando anche la memoria dei luoghi. LA CURA E LA MEMORIA DEI LUOGHI PER PREVENIRE IL VANDALISMO E IL BULLISMO URBANO (…anticamera della cronaca nera). Gli insegnanti ci stanno provando e in loro onore vorrei citare lo psicanalistaMASSIMO RECALCATI il quale sostiene che…<<oggi il mestiere dell’insegnante è diventato un lavoro di frontiera: devono supplire a famiglie che hanno abdicato al proprio ruolo,devono rompere la tendenza all’ isolamento inebetito di molti ragazzi sedotti dal mondo degli oggetti tecnologici, dalla televisione, dal web, dai rapporti virtuali nei social.Tanti insegnanti continuano a pensare chela scuola non è un luogo burocratico ma deve essere fatta di ore di lezione frontali che sono avventure, esperienze emotive profonde>>.Tutto questo sta arricchendo il sistema scolastico sanseverese.UNA NOVITA’: QUESTO GIORNALE APRIRA’UN’APPOSITA “FINESTRA SCOLASTICA”,DANDO PIU’ SPAZIO AL MONDO DELLA SCUOLA SANSEVERESE, SPAZIO NEL QUALE I PROTAGONISTI SARANNO SCOLARESCHE ED INSEGNANTI.

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