La città di San Severo si appresta ad essere riconosciuta come Civitas Mariae
La città di San Severo si appresta ad essere riconosciuta come Civitas Mariae. La giunta comunale guidata dal sindaco Francesco Miglio ha infatti dato il via libera all’iter di conferimento del titolo di città mariana al centro urbano capofila dell’Alto Tavoliere. L’esecutivo ha approvato la richiesta formale al Vescovo di San Severo, Mons. Lucio Renna, di proclamare la Città di San Severo “Civitas Mariae” per poi proseguire gli atti che consentiranno alla città di fregiarsi del titolo in nome della devozione alla Vergine Maria. “Nella Città di San Severo – spiega il Sindaco Francesco Miglio – è riconosciuta e radicata una sentita devozione popolare per la figura di Maria, Madre di Gesù Cristo e Madonna della Misericordia. La devozione della comunità risulta evidente in occasione della Festa Patronale, che ricorre proprio in questi giorni, in onore di Maria SS. del Soccorso, protettrice di San Severo tanto che i festeggiamenti in onore della Patrona rappresentano per tutta la popolazione un evento unico ed esclusivo, particolarmente sentito per tutti i fedeli e i cittadini, sia dal punto di vista religioso che culturale”. Il Sindaco ha anche ricordato il 25 maggio del 1987 quando Papa Giovanni Paolo II visitò la Città di San Severo in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’incoronazione della Madonna e presiedette la Santa Messa alla presenza del simulacro della Beata Vergine del Soccorso dinanzi ad ottantamila fedeli.
“Nella nostra città – aggiunge l’assessore alla Cultura, Celeste Iacovino – sono presenti e diffusi riferimenti storici, culturali, artistici e religiosi che richiamano e ricordano la Sacra figura di Maria. Inoltre la devozione nella comunità per la Madonna è documentabile da studiosi locali e storiografi insigni in numerose pubblicazioni, che evidenziano il legame storico e culturale del centro urbano con la figura della Vergine Santa. Donare alla città il titolo di Civita Mariae oltre ad essere un omaggio alla nostra patrona celeste, può rappresentare anche una promozione importante nell’ottica di intercettare il flusso religioso di fedeli che ogni anno si recano a San Giovanni Rotondo”.