LA DEMOCRAZIA SPEZZATA. A San Severo Urbanistica = edilizia

Aaron Betsky è un critico d’arte e architetto statunitense. Già diversi decenni fa, in vena di provocazioni, sosteneva che: “Città e palazzi sprecano risorse, inquinano, si riducono spesso a una rappresentazione del potere… Il fatto è che la società non vi dedica sufficienti risorse e intelligenze”. La lotta all’inquinamento, al consumo forsennato di energie non rinnovabili continua a non appassionare quasi nessuno eppure a parole, molti dichiarano di essere per l’ambiente. La macchina dello spreco viaggia a ritmi mai conosciutipur in presenza di ormai evidenti fenomeni di squilibri climatici ed emergenze ambientali. I dati sul consumo del suolo non sono per niente confortanti; basti considerare che la Capitanata ha una densità di popolazione tra le più basse d’Italia ma, ciò nonostante, registra una crescita della superficie urbanizzata di circa sette volte, senza considerare i suoli occupati dalle infrastrutture.
E’ ora, invece, di stabilire una forte alleanza con la natura, promuovendo una politica sul riuso delle aree urbanizzate e al recupero di manufatti in abbandono o sottoutilizzati.
Intanto “si viaggia” lungo percorsi mai abbandonati. E’ di questi giorni l’annuncio della realizzazione del complesso edilizio in via Cantatore a San Severo che nascerebbe dall’ “esigenza abitativa post covid e dalla esigenza della sicurezza”.
Parole vuote e un concentrato di insensatezza!
Il complesso sarà composto da 2 edifici in linea, 60 appartamenti, oltre ai box interrati, + 2 ville unifamiliari. Per esso sono state “riempite” tutte le caselle dell’iter procedurale al fine di ottenere il massimo della cubatura possibile. Il suolo, che dovrebbe accogliere questo “concentrato” di edilizia urbana, è stato destinato a verde pubblico dal Piano Regolatore Generale del 1971, all’interno del polo scolastico (scuola elementare, scuola materna, asilo nido) già realizzato tra via Cantatore e via de Palma. In oltre 40 anni nessuna delle amministrazioni comunali, che si sono avvicendate a “Palazzo Celestini “, ha mai voluto dare attuazione al programma che avrebbe consentito all’intero quartiere di dotarsi – oltre che del verde pubblico, di idonei marciapiedi, parcheggi e spazi riservati alle attività collettive, secondo gli standard urbanistici di cui al D.M. 2 aprile 1968 n. 1444. Tutte aree asservite per l’attuazione dello strumento urbanistico vigente ai sensi della Legge 6 agosto 1967 n.765 – art. 17. Non si può tacere sul grave inadempimento e sulla violazione dei diritti dei cittadini! E come si può pensare di vendere i nuovi appartamenti mentre c’è mezzo paese in abbandono? Purtroppo, questo non è l’unico e ultimo caso che fa “rumore”. Altri progetti alquanto arditi sono in procinto di partire come un altro complesso nell’area retrostante MD e in via Castelnuovo. Chiediamo come sia stato possibile far insediare nuovi centri commerciali nel tessuto urbano senza un filo d’erba, dove sono finiti gli standard previsti per legge? La cosa grave, che spaventa di più, è l’ignoranza diffusa che governa sull’intero territorio. Anche i colletti bianchi o chi crede di sapere tutto è affetto da questa grave malattia. Gente che non legge libri, non legge giornali, non legge i documenti ufficiali, ma si riempie di notizie al bar. Basta dare un’occhiata al DOCUMENTO PROGRAMMATICO PRELIMINARE (PUG luglio 2005) per capire come stanno le cose. Pag. 1: “In particolare si osserva che l’attuale morfologia urbana complessiva sia stata fortemente influenzata da una serie di provvedimenti urbanistici succedutesi nel tempo”; Pag. 2 – par. 6: “una serie di interventi edilizi privati e pubblici di più recente formazione totalmente sganciati da un quadro di panificazione generale”; Pag. 2 – pag. 3: “…fin dal primo piano post unitario la crescita della città è stata accompagnata e governata da programmi urbanistici largamente sovradimensionati rispetto alle reali esigente”. Quindi una questione atavica, a cui tutti i partiti, che erano nati come espressione della società civile, si sono adeguati, senza più esercitare il mandato ricevuto, per gli interessi della collettività. Partiti diventati invece, scatole vuote, “usati” a proprio piacimento dalle lobby che continuano – ancora oggi, a governare su una popolazione del tutto silente e assente. Una democrazia spezzata!
3 giugno 2023
Per Europa Verde – Verdi San Severo
Ing. Michele Discioscio
