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La “ Festa della Montagna” e la costruzione del “Noi”

Domenica 20 ottobre come da programma   articolato e curato anche nei più piccoli particolari si è svolta la annuale “Festa della Montagna “ che questo anno  il Cai ( Club Alpino Italiano) ha voluto situare  nel territorio dei  monti Dauni settentrionali coinvolgendo  l’Unione dei Casali costituita dai Comuni  Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia , Castelnuovo della Daunia,  considerata la bellezza dei paesaggi naturali che ancora è possibile apprezzare in questi luoghi, per l’amministrazione comunale di San Severo hanno partecipato l’assessore alle politiche sociali Simona Venditti, il vice presidente del consiglio comunale Enrico Pennacchio e le associazioni della consulta.

Limitarsi a dire che l’evento è stato un vero successo, solo perchè tutte le varie fasi progettate si sono svolte nella migliore maniera  possibile ed in un’atmosfera di grande positività   grazie  alle capacità organizzative dei partner coinvolti insieme al CAI di Foggia, a partire dai Sindaci e dagli Amministratori dei luoghi interessati , dalla Consulta delle Associazioni di San Severo, dalle Proloco e da tutto il mondo dell’ Associazionismo  locale,  per finire ai singoli cittadini, significherebbe mettere  a fuoco solo una parte della verità , quella cioè immediatamente percepibile , lasciando invece  in ombra  una realtà molto più preziosa , anche se impalbabile, costituita dalla grande attenzione dedicata alla qualità delle relazioni  che è stata, invece, proprio quel di più che  ha contribuito al perseguimento di tutti gli obiettivi prefissati in modo completo ed eccellente.. L’esperienza comune ha infatti fatto vivere fino in fondo ai  protagonisti di questa  bellissima “avventura”, che cosa significhi essere squadra e quali grandi vantaggi  e risultati diviene possibile raggiungere quando l’interesse per il bene comune riesce a sovrastare le spinte individualistiche ed egocentriche indotte molto spesso da una cultura competitiva e fondata sull’apparire che ormai  ci si sforza, soprattutto da parte delle persone più illuminate,  di superare  al più presto in quanto assolutamente in contrasto con i modi di essere e di operare richiesti dalle nuove società.

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E sicuramente verso il nuovo ed il domani è orientata la collaborazione e la cooperazione che ha caratterizzato” La Festa Della Montagna 2019” dal momento che quest’anno accanto  all’obiettivo immediato che il Cai persegue ogni volta con la programmazione dei suoi eventi, ravvisabile nella individuazione, valorizzazione e promozione  delle bellezze paesaggistiche e artistiche delle località prescelte, non tralasciando le tradizioni popolari, folkloristiche e culinarie che contribuiscono a delineare le originali identità  culturali e le tipicità anche come elementi di attrazione turistica , tutte le altre realtà coinvolte hanno contribuito a promuovere, in piena consapevolezza e su un territorio molto più vasto, comuni finalità come lo sviluppo del benessere umano, il senso di appartenenza ad una comunità e di responsabilità verso il comune destino.

Ancora una volta l’esperienza ha dimostrato in maniera lampante che il futuro apparterrà sempre più a chi non si preoccuperà solo del fare ma a chi saprà  coltivare insieme agli altri l’arte dell’ascolto, della condivisione, della valorizzazione del positivo, di una progettualità concordata sull’analisi dei dati di realtà condotta insieme, sul rispetto dell’altro e del suo ruolo. A chi saprà continuare a vedere come unico passaporto verso un avvenire di speranza la continua costruzione di un “ NOI” sempre più allargato e  sempre più coeso su  comuni finalità.

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