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LA FIABA DI UN DISPERSO SANSEVERESE

Mi chiamo Vittorio, abito nel centro storico di San Severo, frequento la terza media ma mi assento spesso dalla scuola e mi hanno detto che faccio parte di quella che chiamano “dispersione scolastica”. I miei genitori non sono venuti mai a scuola perché litigano tra di loro e non hanno mai il tempo di occuparsi delle mie assenze. Ne conosco tanti di ragazzi come me che sono dei “dispersi scolastici”. Chissà quanti ne saremo in tutta San Severo. E chi lo sa che fine fanno quelli che fanno perdere le loro tracce con l’abbandono totale della scuola. Sono passato davanti ad una edicola e oi letto un titolone di un giornale chiamato <<La Repubblica>> del 6 aprile 2023 che diceva:<<FUGA DALLA SCUOLA>> AL SUD UN RAGAZZO SU SEI ABBANDONA LA SCUOLA. Io non so perché tanti ragazzi come me non vogliono andare a scuola, so che la mia classe è numerosa e un giorno ho sentito un professore che ci ha detto che siamo una CLASSE POLLAIO, che non riusciva a fare lezione perché eravamo troppi e facevamo sempre chiasso. Io sono stato presente solo con la professoressa di storia soprattutto quando ci raccontava un’antica leggenda dove si diceva che San Severo era stata fondata da Diomede il quale aveva costruito un tempio all’indovino Calcante proprio dove ora c’è la chiesa di San Giovanni Battista. Fu così che l’altra notte feci un sogno che sembrava vero. Sognai Calcante che era fermo in piazza Castello e diceva:<< Io son Calcante, un grande veggente che ha ricevuto da Apollo il dono della profezia. I Greci, dopo aver conquistato la città di Troia, non vollero rinunciare a me come portafortuna e portarono le mie ceneri nel Mediterraneo, esattamente nel Gargano e Diomede, eroe greco, si spinse dopo Arpi-Foggia e fondò CASTRUM DRIONIS, CastelDrione, oggi detta: San Severo. Agli abitanti di CASTELDRIONE vorrei dire: << Siate voi portatori pugnaci di pace e armonia, tramandate ai vostri figli la memoria di questo luogo>>. Tutto questo ho sognato, forse l’ho sognato perché la professoressa ci ha fatto appassionare alla nostra città con la storia e le sue leggende. Questa è la scuola che piace a un “disperso” come me. Parola di Vittorio.

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