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“La foresta che cresce” incontro sulla legalità alla parrocchia San Bernardino

È stato necessario metter le sedie nell’atrio della parrocchia per fare spazio ai circa trenta ragazzi e ragazze del gruppo dei giovanissimi e Scouts della parrocchia di San Bernardino che si sono riuniti per rispondere all’appello del Maggiore I. Bigica nell’incontro sulla legalità tenutosi mercoledì sera in parrocchia. Nato dalla disponibilità del parroco e dell’ufficiale dell’arma, l’incontro aveva come obiettivo quello di incontrare i giovani per dialogare con loro nel tentativo di trovare risposta ad una semplice domanda: come possiamo, insieme, rendere la nostra città più bella e vivibile.

            Dopo un attimo di riflessione necessario a prendere confidenza tra le parti si è animato un piacevolissimo dialogo. Più che ad un dialogo con le istituzioni sembrava di assistere ad una chiacchierata tra amici di vecchia data. Impressionante sentire dai ragazzi che quello che manca è la capacità educativa dei genitori, incapaci di dettare indicazioni comportamentali chiare. Ricco l’elenco delle possibili soluzioni indicate per svoltare da questo momento di fatica. Soluzioni pratiche come l’illuminazione di zone oscure della città per scoraggiare chi delinque, l’istallazione di dossi artificiali per frenare le folli corse dei piloti provetti. A soluzioni più articolate come la creazione di spazi e momenti sportivi e ludici come concerti ed eventi per i giovani finalizzati a creare un’alternativa creativa alla “noia opprimente” fatta di scuola e routine. Unaproposta, largamente condivisa dai giovani, offerta dal Maggiore, è stata quella di modificare la narrazione malevola di questa città. La sua riflessione partiva dall’osservazione dei dati statistici che confermano una regressione della pressione criminale nella città. Senza addebitarsi meriti o cercare facili consensi, Bigica, ha presentato i dati reali di questa decrescita che non trovano riscontro nel senso diffuso di insicurezza percepito dai cittadini frutto solo di una narrazione pessimista e distorta tesa ad evidenziare il male. “provate a vedere se qualche quotidiano locale domani parlerà della bellezza di questo incontro tra noi dove trenta giovani come voiparlano ai carabinieri in amicizia. Molto più facile trovare la notizia di due sbruffoni, vostri coetanei, che seminano il panico per le vie del centro”. Il piacevole incontro si è concluso con una bella foto ricordo e l’impegno a rivedersi quanto prima per continuare la chiacchierata verificando i piccoli cambiamenti a cui ciascuno si è impegnato.

Patrizia Palchera

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