“La ludopatia e la mancanza dello Stato”: Mariella Di Monte, riaccende i riflettori su una piaga che viene taciuta a San Severo.

L’ex assessore ai Servizi Sociali di San Severo e attivista del PD, Mariella Di Monte,riaccende i riflettori su una piaga che imperversa come un’erba infestante a San Severo (e non solo) i cui dati degli anni scorsi parlavano di 6 milioni di euro buttati nel gioco d’azzardo che portava, inesorabilmente, alla ludopatia.Si parla di sostanze stupefacenti, ma ludopatia, tabagismo e alcolismo (quest’anno il 31 dicembre ci sono stati, in Italia e cosa mai avvenuta prima, i ricoveri non solo per i danni provocati dai botti di fine anno, ma oltre 25 casi di giovani che si sono rivolti al pronto soccorso per abuso di alcol). Dipendenze 8comprese le sostanze stupefacenti) che portano alla rovina fisica, mentale ed economica, oltre che divenire, soprattutto per i minori, l’ingresso privilegiato per il “paese dei balocchi”, gestito dalla criminalità organizzata: “L’utenza dei servizi sociali di una città come San Severo è vasta e variegata: c’è la quasi sessantenne, ‘trucco e parrucco’ alla Moira Orfei e velleità letterarie, che viene a chiedere con insistenza un posto di lavoro adeguato alla sua cultura (terza media); ci sono soggetti con cognome ‘importante’ (ben noto a chi, come me, ha diretto per anni il settore penale del Tribunale) e da decenni a libro paga dei politicanti di turno, che accompagnano le pretese con tutto il peso della loro fedina penale e poi ci sono loro, gli anziani.Tanti anziani che una pensione ce l’hanno, anche se minima, spesso hanno anche la casa, pur se non è una reggia, e sono ancora in coppia.Cos’è che rende difficile a questi cittadini tirare avanti?Non c’è povertà dove non c’è difetto, recita un vecchio adagio popolare, ma che genere di ‘difetto’ hanno queste persone?” Mariella Di Monte entra nel merito: “In ogni tabaccheria di San Severo si gioca a qualcosa, o più di qualcosa: lotto e Superenalotto, corse dei cavalli, slot machine e, soprattutto, gratta e vinci di ogni tipo.Mi è capitato più volte, dopo aver lasciato l’incarico amministrativo, di incontrare in tabaccheria alcune delle persone che salivano i gradini di via Salza. Spesso erano anziani, a cui ho visto bruciare in pochi minuti decine di euro”. Oggi, a questo “esercito del gioco” si stanno aggiungendo i ragazzi: Dove prendono i soldi per giocare alle slot machine? Perché non vengono eseguiti i controlli?
“La ludopatia è uno dei cancri del mondo moderno – riprende l’ex assessore al Welfare – una vera e propria malattia mentale, una dipendenza patologica che distrugge la vita di intere famiglie.Lo Stato, anche se raramente ci si pensa, lucra su tutti i tipi di gioco d’azzardo (oltre che sul tabacco e sull’alcool) e, nel frattempo, finge di predisporre (normalmente presso i Ser.T.) servizi di supporto per questo tipo di disturbi mentali che, tuttavia, sono poco noti e completamente insufficienti, rispetto alla diffusione ed alla gravità del fenomeno.Ecco, nessuno dei politicanti in lizza per il prossimo quattro marzo ne parla. Ma anche la politica locale può fare qualcosa, iniziando a non concedere le concessioni per le slot machine (o toglierle a chi non si attiene alle regole) o no far vendere le sostanze alcoliche dopo una certa ora, come avviene in tante altre città d’Italia. San Severo, può essere usato come campione su scala nazionale, proprio perché, su tutta la Penisola le cose non vanno diversamente”: le conclusioni di Mariella Di Monte, guardano alla prevenzione e all’educazione: “C’è una tendenza a voltare la testa dall’altra parte, a non combattere l’omertà che, subito dopo, crea la mentalità mafiosa. La politica locale e quella nazionale, possono e devono dare l’esempio. Inoltre, ognuno di noi deve farsi carico di questi e altri problemi sociali, come rarima attenti giornalisti locali (come a chi ho lasciato le mie considerazioni), stanno segnalando da tempo sulla dispersione scolastica”.
Beniamino PASCALE