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“La manifestazione dei giovani ha sancito la morte prematura dell’amministrazione Miglio-Damone

Leggiamo, con non poco sgomento e preoccupazione, la miriade di commenti e comunicati che politologi vecchi e nuovi, politici o pseudo tali, giornalisti, insegnanti, preti, giovani, vecchi donne e bambine hanno voluto tributare alla riuscita manifestazione che i GIOVANI hanno sollecitato e tenuto, insieme ad una fetta della città, il 19 novembre scorso a San Severo contro la criminalità.

Una sorta di tutti contro tutti, una corsa all’apparire (cominciata già durante la manifestazione con foto e sfilata in diretta sulla rete) ed una sorta di tentativo sommerso e mascherato di strumentalizzare l’evento che rendono chiara la situazione di confusione di ruoli e di azioni che vivono la nostra città e l’intero nostro territorio.

Un Sindaco che, di fatto, sfila contro se stesso visto che la prima lamentela della città è proprio quella di sentirsi abbandonata dalle Istituzioni: Sindaco in primis. Alcuni visi noti che si confondono con la gente con la speranza che la propria presenza alla manifestazione porti loro qualche risultato dal punto di vista del consenso o, peggio, perché convinti che la loro presenza possa servire a scaricare responsabilità che TUTTI abbiamo. Alcuni commenti al vetriolo del giorno dopo che attaccano Sindaco e amministrazione fatti da chi ha sostenuto questa amministrazione a spada tratta in campagna elettorale o da chi, addirittura, ci ha fatto parte organicamente ed è poi stato invitato ad accomodarsi alla porta. Fatti, quindi, da chi dovrebbe avere almeno il buon gusto di tacere visto che se ci ritroviamo questa amministrazione è anche grazie a loro! Per intenderci tutti puntano il dito sugli altri diventando (secondo loro) gli unici salvatori della Patria pronti a sacrificarsi per la città. Commovente!

Insomma una sorta di pot-pourri mediatico e comunicativo che fa ben sperare le organizzazioni criminali che si rendono conto che in una situazione del genere possono dormire sonni tranquilli!

Noi Conservatori e Riformisti, che abbiamo volutamente evitato facili vetrine, sfilate e commenti superficiali, siamo convinti, invece, che la soluzione del problema sia proprio nel rispetto dei ruoli di ognuno e nel rispetto delle regole scritte e non del convivere civile e politico. Nel rispetto degli altri, nel riconoscimento dell’avversario politico (non del nemico politico), nel riconoscimento delle reali capacità di ognuno, nel confronto pacato, nel dibattito non strumentale, nell’ascolto degli altri, nella capacità di intercettare i bisogni e di trovare soluzioni, a volte anche drastiche e impopolari, che diano segnali forti e chiari. Nel giusto ruolo che devono svolgere i giovani e “vecchi” politici, senza guerre generazionali ma con la consapevolezza da parte dei giovani di avere ancora tanta strada da fare e tanto da imparare e la consapevolezza da parte dei “vecchi” di dover svolgere un ruolo diverso, di guida, di passaggio di testimone, di trasmissione d’esperienza, senza pretendere più la prima linea.

I giovani non impegnati in politica, invece, devono vivere la loro età senza avere sin d’ora il peso di responsabilità più grandi di loro. Ne avranno già troppe tra non molto! Vanno guidati ed educati, non strumentalizzati! La scuola come la Chiesa devono svolgere il loro compito nelle aule e nelle parrocchie. E gli insegnanti e gli educatori devono avere a cuore la crescita culturale e civile dei giovani ricordando sempre che più dei libri conta l’esempio! E senza dimenticare mai che non vi potrà mai essere nessun tipo di sviluppo se non si comincia da quello culturale e civico. La famiglia ha un ruolo altrettanto importante e di responsabilità. Chi parla con le famiglie? Nessuno. Che aiuti ottengono le famiglie in difficoltà? Nessuno. Solo assistenzialismo a pioggia, sempre agli stessi e spesso senza che ne abbiano realmente bisogno. Come possono le famiglie svolgere il loro ruolo se sono ossessionate dalla ricerca di un lavoro, dalla difficoltà di arrivare a fine mese? Va sottolineato, a questo proposito, che (senza voglia di far polemica e senza voler attaccare nessuno, ma le cose vanno dette per quel che sono) oggi, grazie ad una becera politica assistenzialista di sinistra, per sperare in un lavoro devi essere o pregiudicato o invalido! Per le persone “normali” (lasciateci passare i termini) c’è solo la via del trasferimento se non, addirittura, l’espatrio! E poi le associazioni. Devono fungere da collante per la società non da vetrina per i trombati dalla politica o per chi non riesce ad ottenere un ruolo in altro. Devono mettere insieme persone, uomini e donne, intorno ad un interesse comune. Stimolare la prosocialità, lo stare insieme, il comunicare, il confrontarsi.

Ed ancora. I Partiti devono tornare a svolgere il ruolo FONDAMENTALE E VITALE di cerniera tra la gente e le istituzioni e soprattutto quello di forgiare la nuova classe dirigente. Tra i principali accusati (spesso ingiustamente), essi, devono rendersi conto che non si può più giocare con tatticismi, strategie ed azioni mirate solo ed esclusivamente ad un migliore posizionamento istituzionale, sociale o, spesso, personale dei loro dirigenti. Questa corsa disperata alla poltrona e alla gestione del potere è la vera causa del decadimento dei Partiti e della loro funzione sociale. Cominciamo col togliere tutte le indennità ai consiglieri comunali ed assessori e siamo sicuri che spariranno tanti personaggi che corrono alla poltrona solo per il denaro che essa garantisce. Così come crollerà la tanto pubblicizzata stabilità delle amministrazioni locali che non si sciolgono e non vanno a casa (a cominciare proprio da quella di San Severo) solo ed esclusivamente per le indennità che si percepiscono. Torniamo alla Politica fatta con pochi soldi ed animata per lo più da vera passione e senso civico, come era prima della Bassanini!

Ed infine l’Amministrazione. L’inadeguatezza e l’incapacità di gestire il difficile momento (e non solo) è sotto gli occhi di tutti, inutile continuare a sparare sulla Croce Rossa. Il fatto stesso che un Sindaco partecipi alla manifestazione convinto che il suo compito sia terminato là senza rendersi conto di essere nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, la dice lunga sulla presa di coscienza di questi novelli amministratori improvvisati (e c’è addirittura qualcuno che dice che debbano esser sostituiti da altri ancora più novelli e improvvisati di questi dimostrando di non aver capito nulla!).

E’ vero che gli strumenti che un Sindaco ha a disposizione contro la criminalità son ben pochi, ma è altrettanto vero che nulla è stato fatto e, sicuramente, nulla sarà fatto neanche dopo l’ultima sfilata. I Vigili Urbani, ad esempio; perché il Sindaco non ORDINA un utilizzo diverso che li veda più presenti nelle strade che negli uffici comunali? La città negli ultimi anni ne ha assunti a decine, dove sono? Per strada sempre pochi e sempre gli stessi (e questo è uno strumento che il Sindaco ha!). Non si fa rumore dal Prefetto, non si fa rumore al Ministero, nulla di nulla! Un elettrocardiogramma così piatto che, con la manifestazione dei giovani, ha sancito la morte prematura di quest’amministrazione Miglio-Damone (e non della Politica!) e che sancirà, se non si mettono in campo iniziative meno eclatanti e più efficaci, anche la morte di questa nostra bella ed operosa città!

Questi sono i temi su cui i Conservatori e Riformisti vogliono confrontarsi con le altre forze politiche e non della città. Queste le riflessioni che poniamo a disposizione di tutta la città con la speranza che ci sia il coraggio e la consapevolezza di fermarsi un attimo a riflettere e a cercare di capire quali sono gli errori che TUTTI abbiamo fatto dall’ultimo al primo cittadino. Questi gli argomenti e i temi che porteremo nelle piazze nei prossimi mesi sperando in una reale presa di coscienza di ognuno. OGNUNO, però, NEL PROPRIO RUOLO e nelle proprie competenze.

Noi crediamo in un Politica fatta da chi ha esperienza e conoscenza della macchina amministrativa e burocratica INSIEME ai cittadini e non DAI cittadini sic et simpliciter, sarebbe un ulteriore fallimento. E’ per questo che proponiamo il Referendum per il Compostaggio a San Severo, è per questo che proponiamo le Primarie per la stesura dei programmi e per la scelta dei leader di Partito e di Coalizione, è per questo che continueremo, imperterriti, a proporre tavoli dove si discuta dei problemi e dei programmi e non delle persone e delle leadership.

Tutto ciò, probabilmente, non ci porterà consensi, ma noi abbiamo condiviso ed abbracciato un ideale ed un programma politico che sappiamo essere lungo e faticoso. Così come siamo consapevoli che rispetto a tanti altri abbiamo un grandissimo vantaggio: abbiamo un qualcosa (e non un qualcuno) in cui credere!

L’Addetto Stampa

Dr. Giuseppe Accettulli

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