La nostra Città vista (con sgomento) da chi vive altrove.

Il paese dove scoppiavano le bombe… ed era normale.
Sono anni che ormai vivo fuori San Severo, ma questo non vuol dire che me ne disinteressi.
Ogni giorno, tra le varie testate, cerco notizie
sulla mia “Città” ed ogni volta che ce ne sono, sono a dir poco imbarazzanti.
Questa settimana i miei concittadini hanno dato il meglio di sé, un vero bollettino di guerra!
Auto in fiamme, “ordigni rudimentali”, bombe carta in pieno giorno, tanto chi vuoi che se ne accorga?!
Nel giro di 48h, c’è stato un pandemonio, e tutto questo viene riportato da un’unica testata, quella strettamente locale, e alla domanda “Come è possibile?” la risposta è sconvolgente, ma, pensandoci bene, non così tanto.
Partiamo dal principio.
Ammetto che in prima persona la notizia delle auto in fiamme non mi ha meravigliato più di tanto, e già questo dà da pensare: non è una cosa normale!
Così, passa la prima notizia, recepita, un flash, senza necessità di ulteriori approfondimenti.
Riapro le pagine online de “La Gazzetta di San Severo” e BOOM, letteralmente: ordigno esplosivo nel cuore della notte, il primo, perché sì, ne seguiranno altri 2, uno dei quali alle 11 del mattino.
Leggo dove queste “bombe carta” sono state fatte esplodere, e non sono poi così distanti da case di parenti e amici.
Credo che chiunque a centinaia di km di distanza avrebbe fatto lo stesso: chiamate a chi a San Severo ci vive, spinta dalla preoccupazione, ma anche dalla curiosità, perché le notizie non compaiono su nessuna altra testata.
Surreale accorgersi che la notizia la riportavo io a loro, completamente all’oscuro di tutto quello che succedeva a pochi metri dalle loro case.
“Come fate a non sapere nulla?”
Ma la risposta arriva prima che la domanda termini: i boati ormai sono routine.
Dopo un Capodanno stranamente placido ed organizzato, era prevedibile che ciò che fosse rimasto inesploso, brillasse in tempi relativamente brevi.
E già: ormai siamo abituati ad esplosioni immotivate, senza un determinato contesto, BOOM e basta.
Ma questa volta non erano ragazzini incoscienti a divertirsi in modo, se vogliamo, discutibile, ma ormai tollerato, metabolizzato e sì, accettato.
Ora, Sindaco, Assessore e Prefetto si mobilitano. ORA.
A quanto pare tutti i posti di blocco disseminati per la città prima delle feste, gli elicotteri che davano tanto quell’idea di Apocalypse Now ai cittadini, non hanno intimorito i Sig.ri Bombaroli che hanno continuato la loro attività senza troppi problemi, dubbi o perplessità.
È pur vero che probabilmente parliamo dell’ennesima fase della criminalità locale: non abbiamo dimenticato l’ondata dei furti d’auto con ricatto, degli appartamenti svaligiati e delle rapine, che hanno regalato alla Città videocamere di sicurezza – funzionanti? – in ogni dove.
Passerà anche questa, ma la storia, diceva qualcuno, è ciclica.
Per carità, sono cose che succedono ovunque, ma iniziamo a badare alle proporzioni.
F.C.
