LA NOSTRA SANITÀ TRA VOCI MALIGNE E PROGRAMMI SERI

di DESIO CRISTALLI
Mentre impazzano maligne voci circa una possibile chiusura o un pesante ridimensionamento dell’Ospedale “Teresa Masselli Mascia” di San Severo, noi vogliamo evitare di raccogliere scempiaggini ed ilarità per parlare di cose serie in merito alla Sanità di casa nostra. Vogliamo partire da un incontro dei giorni scorsi tra l’Amministrazione Comunale di Palazzo Celestini e il Direttore Generale dell’ASL-FG dr. VITO PIAZZOLLA per gettare le basi per una rinnovata e più efficace Sanità di San Severo, Alto Tavoliere e fascia geografica pedegarganica. Si è discusso di tutto quel che va e va conservato e di ciò che invece abbisogna di cambi di rotta e di ammodernamenti capaci di far fare all’assistenza sanitaria di casa nostra un ulteriore salto di qualità dopo alcuni segnali positivi degli ultimi anni. Uno per tutti delle ultime settimane: il sigillo di una Commissione europea sull’eccellenza della nostra RADIOLOGIA-TAC-RISONANZA MAGNETICA. E’ ovvio però che per dare alle nostre popolazioni ciò che chiedono per il fiume di danaro che versano a Stato e Regione per la Sanità bisogna fare ancora tanto. Questo processo socio-sanitario di progresso passa primieramente per la capacità di interpretare le istanze popolari delle Istituzioni amministrative locali, che devono una buona volta mettere da parte il fioretto ed imbracciare la scimitarra lottando con caparbietà per difendere i diritti sacrosanti di OGNI PERSONA MALATA DI QUESTA TERRA. In passato San Severo ed il suo circondario hanno fatto aspre battaglie per salvare dai ‘tagli’ qualche Divisione o Unità Operativa o la Scuola Infermieristica. E quando l’hanno fatto compattamente, con determinazione e solidi argomenti hanno vinto e conservato ciò che fa parte della nostra storia sociale e sanitaria. Quando hanno perso, secondo noi, è perché si è combattuto male e in ordine sparso.Premesso ciò, ci auguriamo di non trovare conferme su una presunta intenzione del Presidente Regionale MICHELE EMILIANO (vecchia conoscenza della nostra Città) e della sua Giunta di lasciare in questa zona solo i più quotati Ospedali di Foggia e San Giovanni Rotondo. Ci rifiutiamo persino di raccogliere tale voce che, se vera, risulterebbe un insulto a questa Città e a questa zona geografica e che scatenerebbe contro la Giunta Regionale tutta la politica, il giornalismo, il sindacalismo, il mondo sanitario e le popolazioni del territorio più a nord della Puglia (storicamente il meno favorito dalle scelte di chi ha governatonel tempo questa Regione!).
