La notizia dell’improvvisa scomparsa del Prof. Francesco Saverio La Salandra ci lascia tutti sbigottiti.

Lui non era un Prof. di Matematica qualunque, lui era un Genio della Matematica, capace di sconvolgere gli schemi stessi della Matematica. Questa sua capacità lo portava sempre a scoprire qualcosa di inedito, di sorprendente che teneva ad illustrarci, a dimostrarci, in maniera pacata e con quel ghigno di compiacenza verso tutto ciò che era logica, statistica, calcolo, perfezione matematica, come fosse una cosa ovvia, scontata, convinto che tutti potessero comprendere ed essere all’altezza della vastità del suo genio.
Ci stupimmo quando, un giorno, quel genio dei numeri e delle formule matematiche portò in classe un libretto di poesie scritte di suo pugno e dedicate all’unico grande amore della sua vita: sua moglie.
Come poteva quel concentrato di razionalità matematica sfociare in un romanticismo così spiazzante?
Scoprimmo, così, che oltre tutto, era dotato di una forte sensibilità verso quanto di inspiegabile tocca nell’intimo l’uomo….la stessa sensibilità che ha ispirato più tardi la realizzazione del suo monumento dedicato ai Martiri di Nassirya.
Le sue lezioni erano contrassegnate da quel sottile humor Inglese e quanto detestava il volto triste di chi prendeva troppo sul serio il voto del compito di Matematica.
Sorrideva…, sorrideva quando qualche alunno sindacava il voto e reclamava un merito maggiore….lui sorrideva.
Da quelle lezioni siamo cresciuti, oggi siamo uomini e donne, con le nostre vite , le nostre famiglie, i nostri figli, i nostri successi e fallimenti, le nostre gioie e i nostri dolori e ripercorrendo quelle “puntate” di vita insieme “scopriamo” che ci hai insegnato più di quanto dovevi Prof….ci hai insegnato che siamo chiamati per tutta la vita a dover scoprire sempre qualcosa di nuovo, a dover aprirci sempre a nuove sfide, che non esistono regole incontrovertibili ma tutto può essere il contrario di tutto, che la vita non va mai presa troppo sul serio e che quando non ci consegna i meriti che ci aspettiamo è inutile reclamarli servirebbe solo ad avere volti tristi; ma soprattutto, che c’è qualcosa che sfugge ad ogni logica e formula matematica, dotata di una forza indomabile per la quale vale sempre la pena vivere questa strana vita: l’Amore…per ognuno di questi insegnamenti che portano ad unico filo conduttore, vogliamo oggi ringraziarti e salutarti…che la terra ti sia lieve Prof.
I tuoi alunni V B I.G.E.A. (1990) I.T.C. ” A. Fraccacreta”