La “parata e risposta” dell’assessore Mariella Di Monte, alle stoccate di Calvo.
L’assessore alle Politiche Sociali, Welfare e Terzo Settore, Politiche Sanitari, Mense, Maria Assunta (Mariella) Di Monte, scende in pedana, “para e risponde” alle stoccate (per usare un linguaggio schermistico), sulle precedenti osservazioni già pubblicate da La Gazzetta,
di Primiano Calvo, relative al blocco dei bandi di gara. Bandi in itinere e posti in essere dalla precedente amministrazione: “La storia della citazione di un documento del Formez, mossami quasi come un’accusa è semplicemente risibile. Sono concetti di dominio comune. Ho semplicemente esercitato quel ruolo di indirizzo, programmazione e controllo che proprio la cosiddetta ‘legge Bassanini’ mi assegna, in qualità di assessore. Non si comprende per quale motivo sarei ‘entrata a gambatesa’, per dirla come il signor Calvo, che sicuramente conosce il calcio meglio di quanto non conosca il diritto pubblico. Ad ogni modo, sono a disposizione del signor Calvo per fornirgli, a titolo assolutamente gratuito, ripetizioni di diritto amministrativo e degli EE. LL.. Queste – continua l’indomita Di Monte – Sono materie la cui conoscenza è obbligatoria per dirigenti e funzionari direttivi dello Stato, quale la sottoscritta era, prima di ricoprire il ruolo assessorile, e quale tornerà ad essere alla fine dell’attuale mandato, non avendo mai pensato di campare di politica. Per vincere i nostri concorsi siamo chiamati ad affrontare prove scritte ed orali su questi temi. Non mi risulta, invece, che i politici di professione, tra i quali penso non sia offensivo per il signor Calvo essere annoverato, sostengano alcun genere di prova. Non mi risulta nemmeno, ma potrei essere non sufficientemente informata, che Calvo abbia titoli professionali che lo rendano interlocutore attendibile nelle materie ‘de quo’. Detto questo, però, mi rendo perfettamente conto dello stato d’animo di chi, dopo decenni, ha perso ogni genere di rappresentanza. Pertanto, non intendo entrare in polemica con Calvo o con altri”.Queste le conclusioni dell’assessore Di Monte: “Abbiamo una città da amministrare e non possiamo perdere tempo a ‘pestare l’acqua nel mortaio’. Ho momentaneamente fermato le gare in corso per capire cosa ha lasciato ‘in pentola’ l’Amministrazione che ci ha preceduti, in modo da cercare, ove il grado e lo stato dei singoli procedimenti lo consentano, il modo di ottimizzare l’offerta di servizio e di renderla aderente al programma che la nostra coalizione ha sottoposto al voto dei cittadini e che dagli stessi è stato scelto e premiato. Ho passato una vita nell’Amministrazione giudiziaria ed il mio curriculum parla per me. Il rispetto del principio di legalità e quello delle procedure erano, sono e saranno il mio unico punto di riferimento. Il resto, sono chiacchiere e come le famose ‘tabacchiere di legno’, non vanno prese a garanzia di pegno. Noi risponderemo alle chiacchiere con i fatti”.
Beniamino PASCALE
