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LA PREFETTURA ARGINA CON DECISIONE LA “CRIMINALITÀ AFFARISTA” DI CAPITANATA

L’EDITORIALE DI DESIO CRISTALLI

Le infiltrazioni mafiose nei vari comparti della vita sociale hanno portato molto spesso ad una lotta spietata alla “criminalità affarista” con interdittive da parte dell’autorità prefettizia di Capitanata. Questo perché la sicurezza, la legalità e la tutela dell’ordine pubblico economico ((di recente anche nel settore agricolo e della gestione di terreni pubblici a uso pascolivo)) hanno portato al centro dell’attenzione della Prefettura e delle locali Forze di Polizia riunite nel <Gruppo Interforze Antimafia> la più invadente ‘affaristica malavitosa’. L’azione di prevenzione prefettizia rispetto ai rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata nei circuiti dell’economia legale del territorio, ha sempre puntato a sradicare le consorterie malavitose che provano incessantemente a incunearsi nei gangli vitali dell’economia dell’intera provincia di Foggia e soprattutto dei Comuni più grandi ((cioè Foggia, SAN SEVERO, Cerignola, Manfredonia e Lucera)). Di recente, infatti, a riprova di ciò, l’ex Prefetto MAURIZIO VALIANTE (nella foto), il mese scorso trasferito dal Governo a guidare la Prefettura di Ancona, sulla base di mirati accertamenti delle varie Forze di Polizia e del Gruppo Interforze Antimafia ha firmato alcuni provvedimenti antimafia nei confronti di imprese che svolgono attività in alcuni Comuni del Gargano ((dopo due imprese di Manfredonia nel luglio scorso)) al fine di tutelare, con le buone o con le cattive, gli interessi pubblici della nostra terra, estromettendo certi imprenditori che si avvalgono di meccanismi fraudolenti per accedere alle risorse pubbliche comunitarie e alle agevolazioni fiscali e previdenziali nazionali. In una delle ultime operazioni del genere pilotate, il Prefetto VALIANTE ha dichiarato testualmente: “La complessa attività istruttoria che ha condotto all’adozione dei tanti provvedimenti di rigore dell’informazione antimafia interdittiva permette sempre di ostacolare il tentativo di inquinamento del tessuto socio-economico da parte della criminalità organizzata, che nella Capitanata si conferma orientata a una dimensione sempre più affaristica, carpendo illecitamente risorse pubbliche destinate al rilancio e sostegno di tutti i comparti economici, con il rischio di compromettere irrimediabilmente i settori produttivi più vivi, caratteristici e importanti dell’economia del territorio di Capitanata”. Il ruolo del nostro settimanale nella sua specifica territorialità è stato sempre pronto a sostenere in ogni modo tale attività di <PULIZIA SOCIALE> dell’Istituzione Prefettizia, con il consenso – ne siamo certi alla luce di quanto tanti nostri Lettori spesso ci manifestano – di una considerevole parte dell’opinione pubblica di casa nostra. Per noi della GAZZETTA un attestato di sostegno e condivisione di una linea editoriale schierata da circa 28 anni con la più autentica legalità. Naturalmente non abbiamo assolutamente intenzione di cambiare tale costume giornalistico votato alla difesa della sicurezza e dell’ordine pubblico di SAN SEVERO, dell’ALTO TAVOLIERE, della CAPITANATA e della PUGLIA intera.

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