LA SCUOLA DIFFERENZIATA: REGIONE CHE VAI, STIPENDI CHE TROVI!

Tutte le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado in Puglia riaprono LUNEDÌ 16 SETTEMBRE. Ho posto a un Dirigente scolastico la seguente domanda: “Cosa accadrebbe al SISTEMA SCOLASTICO se entrasse in vigore la legge sull’AUTONOMIA DIFFERENZIATA”? Risposta: <<Sarebbe il COLPO DI GRAZIA per la scuola italiana che già soffre di grandi differenze tra una parte e l’altra del Paese e che i governanti dovrebbero piuttosto colmare e non aumentare. Inoltre, a San Severo, quest’anno scolastico si apre con parecchi malumori dovuti al caos degli accorpamenti di alcune scuole di cui parleremo dettagliatamente nelle prossime settimane. Intanto abbiamo grandi preoccupazioni per l’unità culturale dell’Italia e la scuola deve rappresentare un elemento di unificazione e non di divario. Come cittadini faremo di tutto perché questa legge sia abrogata con un REFERENDUM la cui raccolta delle firme ha avuto un grande successo nel corso di questa estate. Vorrei aggiungere -continua il Dirigente Scolastico – che alcuni gruppi parlamentari e alcune Regioni hanno impugnato gli atti della legge “CALDEROLI” poichè contiene diversi profili di incostituzionalità. Con l’autonomia differenziata si realizza un disegno secessionistico che fa carta straccia della coesione sociale e territoriale che sono alla base della nostra Repubblica>>. “Scusi, Preside, cosa accadrebbe agli insegnanti e alla didattica”? <<Guardi, voglio essere franco: sicuramente si andrebbe a differenziare l’organizzazione didattica andando a toccare anche graduatorie e stipendi del personale. Si andrebbe a differenziare la programmazione, l’offerta formativa e percorsi di alternanza scuola-lavoro, decidendo in maniera autonoma l’assegnazione di contributi alle scuole paritarie e si andrebbe a regionalizzare sia i fondi statali per il diritto allo studio che il trattamento economico del personale scolastico. IL PERSONALE DELLA SCUOLA NON SARÀ PIÙ STATALE, MA REGIONALE. Noi non permetteremo di spezzettare la scuola pubblica italiana creando cittadini di serie A e di serie B. Siamo uniti e convinti di non accettare trattamenti diversi da regione a regione con gli studenti che hanno maggiori o minori opportunità a seconda della regione in cui vivono. GIANFRANCO VIESTI, autore del saggio “Verso la secessione dei ricchi” (Laterza), teme che l’Italia si trasformi in un PAESE ARLECCHINO. L’eminente costituzionalista MASSIMO VILLONE paventa il rischio di una ITALIA DI REPUBBLICHETTE. Le Regioni del Nord approfittando di bilanci ordinari molto più ricchi di quelli del sud, assegneranno retribuzioni aggiuntive a medici e insegnanti. REGIONE CHE VAI, STIPENDI CHE TROVI>>.
