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LA SCUOLA OLTRE LA “QUARTA PARETE”

Vi sono numerosi insegnanti impegnati a sviluppare il metodo del superamento della “QUARTA PARETE” (PIRANDELLO intendeva come quarta parete quel confine ideale interposto tra palcoscenico e platea con il pubblico, quel limite che separa la rappresentazione scenica dalla realtà). Senza andare oltre quella parete avremmo un film non proiettato, un libro non aperto. Esisterebbe l’opera, certo, ma non la sua fruizione. Esisterebbe l’aula ma non la realtà cittadina. Vi sono sempre più insegnanti, quindi, che guidano i propri alunni nel centro storico di San Severo per farne sempre più una MAPPA DIDATTICA ED EDUCATIVA per una ricerca identitaria dei segni e dei simboli della propria città. Le uscite didattiche, le visite guidate, hanno come obiettivo itinerari di natura culturale, di arte religiosa e laica come i palazzi settecenteschi, il barocco, il romanico –pugliese, i monumenti del ‘900, i personaggi della toponomastica, le targhe marmoree, le chiese, le edicole votive, le botteghe artigianali, librerie, laboratori enogastronomici, frantoi, cantine, ecc. Senza dimenticare le numerose visite istituzionali alla sede del Municipio, al M.A.T., alla Biblioteca Comunale, al Teatro “Verdi” e alla Galleria Comunale “Schingo”. Partecipare ad una visita guidata, ad un’uscita didattica, significa offrire agli studenti degli strumenti che permettono loro di apprendere attraverso l’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale. Le scuole del nostro territorio hanno bisogno della riscoperta della storia locale, della storia patria, per trasmettere ai giovani la conoscenza e il rispetto dei beni culturali, dei saperi e dei sapori. Si spera di combattere, così, il gravissimo fenomeno di ESTRANEITÀ di tanti adolescenti, suscitando in essi il senso di APPARTENENZA ad una comunità. Diffondere nei ragazzi la convinzione che la città va curata conservando anche la memoria dei luoghi. La cura e la memoria dei luoghi per prevenire il vandalismo e il bullismo urbano (anticamera della cronaca nera!). Gli insegnanti ci stanno provando. Oggi il mestiere dell’insegnante è diventato (per chi ci mette passione) un lavoro di frontiera: devono supplire a famiglie che hanno abdicato al proprio ruolo, devono rompere la tendenza all’isolamento inebetito di molti ragazzi sedotti dal mondo degli oggetti tecnologici, dai cellulari, dalla televisione, dal web, dai social media e dai rapporti virtuali.

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