La scuola Palmieri dona circa 800 euro raccolti dai mercatini natalizi della solidarietà al Centro il Sorriso per allestire laboratori didattici
Sono circa 800 gli euro raccolti dai mercatini natalizi della solidarietà allestiti dagli studenti della scuola media Palmieri presso il chiostro del Comune di San Severo nei giorni prenatalizi, che quest’oggi sono stati donati simbolicamente al Centro il Sorriso per allestire laboratori
didattici per i ragazzi diversamente abili che frequentano la struttura.
L’iniziativa ha visto protagonisti gli alunni delle classi II E, III E, II D, III D, I e II I.
“É il secondo anno – spiega il dirigente scolastico, Francesca Chiechi – che gli alunni della scuola con i loro insegnanti si spendono in attività di solidarietà a favore dei ragazzi del centro. Una rete di solidarietà che mira ad educare i giovani, ad arricchire il loro bagaglio personale e supportare le iniziative educative presenti sul territorio”.
I mercatini della solidarietà, coordinati dalle professoresse Pia Ciaccia, Angela Prattichizzo, Monica Florio e Michelina Ciliberti, hanno visto gli studenti realizzare opere artigianali che sono poi state vendute ai fruitori del mercatino.
“Questa donazione – aggiunge la responsabile del Centro comunale Il Sorriso, Pina Camillo – ci permetterà di fronteggiare la necessità di attrezzare alcuni laboratori per i ragazzi del centro. Ringraziamo la scuola, che promuovendo iniziative di solidarietà ha acceso un piccolo faro verso un futuro migliore, promuovendo un cambiamento sociale fatto di condivisione di valori sociali e di integrazione”.
Anche l’Amministrazione Comunale ha volunto ringraziare il dirigente scolastico, le insegnanti e gli alunni che si sono prodigati per offrire maggiori strumenti di apprendimento ai ragazzi del centro “Il Sorriso”.
“Mi auguro – conclude il Sindaco Francesco Miglio – che questa iniziativa di solidarietà a favore dei ragazzi che frequentano il centro sia da stimolo per altri giovani e altre realtà. I cambiamenti culturali nascono dai piccoli gesti fino a diventare vere e proprie modalità di intervento”.
