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La Statua di Gesù Flagellato-Cenni Storici

Dalla consultazione della pregevole opera pubblicata dall’Arciprete Don Vincenzo Tito, nel 1859, intitolata Memorie della Parrocchiale e Collegiata Chiesa di San Giovanni Battista, ricaviamo alcune notizie riguardanti l’origine della Statua di Gesù Flagellato, infatti così leggiamo alla pag111 :
“…Anche nella Grancia di San Sebastiano, i Confrati del SS.mo Rosario, coltivavano in quei tempi ,Divozione presso la Passione del Redentore. Si fecero, all’uopo scolpire, nel 1790,dal Maestro Gregorio Palmieri, la Statua del Cristo legato alla Colonna, e flagellato, che con qualche solennità, esposero quindi, nei Venerdì di Quaresima, alla contemplazione dei fedeli.”
La statua del Cristo alla Colonna, era stata fatta scolpire, quindi, per esporla alla pubblica venerazione, e non per trasportarla in processione.
Dopo l’ epidemia di colera del 1837,si introdusse la pia pratica di trasportarla processionalmente, nelle ore mattutine di ogni Venerdì Santo, per la Visita dei Santi Sepolcri, era Priore di questa Confraternita D. Giuseppe Bucci.
Anche la Statua della Addolorata della Chiesa della Pietà, siamo nel 1838,era trasportata processionalmente ,nelle prime ore del Venerdì Santo, per la Visita dei Santi Sepolcri, per le vie di San Severo, in quel tempo era Priore della Confraternita della Orazione e Morte ,D. Felice De Ambrosio .Ad infervorare questi confrati delle due confraternite, fu il Miracolo compiuto dalla Addolorata della Chiesa di San Giovanni Battista in Foggia, interpretato dai fedeli come un segno di liberazione dal “Colera Morbus”. Così da quell’anno, in San Severo, il Venerdì Santo, di buon ora, si prese l’usanza di portare le statue di Gesù Flagellato e della Addolorata in giro per la visita dei Sepolcri nelle diverse Chiese cittadine.
Antonio Irmici, famoso per averci lasciato i suoi interessantissimi manoscritti, ci tramanda un episodio che spiegherebbe l’origine del tradizionale INCONTRO tra le due statue di Gesù Flagellato e l’Addolorata, così scrive l’Irmici: “ …volle caso che a Largo Cappuccini, si scontrassero le confraternite della Morte e del Rosario, con le rispettive Statue. Fu quello un momento sublime, solenne, commuovente, al sommo grado; vedere all’improvviso la SS.ma Vergine che incontra il Figlio siffattamente martoriato!!!
Fu tanta la commozione del popolo ivi raccolto,che, intenerito sino alle lacrime, innalzò al cielo grida di compunzione, di compassione, di amore,di sommo dolore!… Da quel tempo si escogitò il modo di meglio organizzare per l’avvenire, simile incontro…Così annualmente, la Reverendissima Curia Vescovile, vi assegnò il Largo Cappuccini, il centro della Piazza Trinità e Largo Carmine”.
Le due statue, dell’Addolorata, e di Gesù Flagellato, entrarono così nella tradizione sanseverese, come principali interpreti delle funzioni del Venerdì Santo a San Severo.
A strappare lacrime di commozione ai fedeli, il corpo del Cristo martoriato e ricoperto di ferite e rivoli di sangue, e il volto della Addolorata, sul quale un vero brillante incastonato, faceva intravedere una lacrima, particolari che, rendevano la funzione ancora più commuovente.
Ma tutto questo fervore e questa commozione furono attenuate, nel 1922,quando divenne Vescovo di San Severo, Mons. Oronzo Durante, …non sembrava logico, a questo prelato, che un Cristo, legato a una colonna e flagellato, riuscisse a correre, durante l’INCONTRO del Venerdì Santo, per cui, fece confezionare a Lecce, nel 1927, una Statua in cartapesta, raffigurante Gesù che porta la Croce.
Per introdurre questa nuova Devozione, Mons. Durante scrisse una Preghiera da recitare, appunto, a Gesù che porta la Croce, accordando anche 50 giorni di Indulgenza a chi l’avesse recitata. La mattina del Venerdì Santo del 1928,fu portata in processione, per la prima volta, questa nuova statua, che però non piacque, al popolo sanseverese ,tanto, che, ben presto, dopo qualche anno, ottenne che fosse ripristinata la tradizionale processione del Venerdì Santo, con la pregevole statua di Gesù Flagellato.

Antonio Masselli

Le Notizie Storiche sono state tratte dal libro:
Antonio Masselli- La settimana Santa a San Severo-Le Chiese e le Confraternite
Arti Grafiche Malatesta- APRICENA- 2003

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