CronacaIn evidenza

LANDELLA AVREBBE CHIESTO 300 MILA EURO ALL’IMPRENDITORE PER L’APPALTO DI RIGENERAZIONE URBANA

Alle prime ore dell’alba, la Polizia di Stato, coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa degli arresti domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia a carico di Franco LANDELLA, sindaco del Comune di Foggia, dei consiglieri comunali Antonio CAPOTOSTO e Dario IACOVANGELO, del locale imprenditore Paolo TONTI, nonché applicativa della misura interditiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di Iolanda Daniela DI DONNA, dipendente comunale e moglie del precitato Sindaco.

I predetti sono ritenuti responsabili del reato di corruzione, il LANDELLA anche del reato di tentata concussione.

Le indagini compiute dalla Squadra Mobile e dalla DIGOS di Foggia, dal Servizio Centrale Operativo hanno consentito di evidenziare come il LANDELLA, nella qualità di Sindaco del Comune di Foggia, abusando della sua carica, si sia recato presso l’abitazione di un locale imprenditore interessato all’aggiudicazione dell’appalto avente ad oggetto il project financing per i lavori di riqualificazione ed adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione nel Comune di Foggia, prospettando in maniera veemente  di “poter mandare tutto all’aria” e successivamente richiedendo all’imprenditore di consegnargli una somma di danaro quantificata dapprima in 500.000 euro e poi in 300.000 euro.

Dall’attività investigativa è emerso altresì che il sindaco LANDELLA ha ricevuto dall’imprenditore locale Paolo TONTI la cifra di almeno 32.000 euro per il voto favorevole alla deliberazione per la proroga del programma di riqualificazione urbana cui era interessata la Tonti Raffaele Coer srl. Dalle indagini è inoltre emerso che parte della somma corrisposta è stata poi consegnata dalla moglie del Sindaco agli altri consiglieri comunali indagati.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio