ComunicatiIn evidenza

“L’Arte come strumento di riscatto e di rinascita”. “Gli Ultimi Saranno”; dignità affettiva nelle carceri italiane

La condizione carceraria, premessa ogni finalità repressiva e rieducativa, non è affatto semplice.

Per alcuni la vita passa dietro le sbarre che filtrano un sole pallido e velato.
I giorni trascorrono carichi di malinconia e di ricordi per quella vita che, invece, avrebbe dovuto continuare il suo corso tra e con le persone più care.
Ogni essere umano ha bisogno di un pensiero speciale, anche se ha sbagliato e, in questo caso, un progetto all’insegna dell’Arte, rende i detenuti ‘protagonisti’ di un palcoscenico figurante all’interno dello stesso luogo detentivo, dove le giornate si alternano spesso scandite da ritmi per alcuni aspetti narcolettici.
Il risveglio arriva dall’espressione artistica; un rientro quasi ad una realtà che potrebbe essere diversa, ma che allo stesso tempo può destare profonde riflessioni e rieducare fino a far rinascere la propria identità.
Tale è l’augurio in preludio.

Ebbene, lunedì 13 giugno si terrà un concerto spettacolo interattivo ed una tavola rotonda sulla PdL, con l’hashtag #teatroinognicarcere.
L’evento dal titolo “GLI ULTIMI SARANNO”, si svilupperà in due appuntamenti, di cui uno alle ore 10,00 presso la Casa Circondariale di Lucera, ed uno alle ore 15,00 presso quella di San Severo.
L’esordio rappresentativo risale al 28 settembre dello scorso anno, quando nel teatro del carcere di Carinola (CE), si è tenuto il primo spettacolo di tale progetto.
L’idea nasce da un’intuizione di Raffaele BRUNO, scrittore, attore, regista ed attualmente parlamentare della Camera dei Deputati, con lo scopo di offrire ai detenuti ed alle detenute forme di creatività come “strumento di riscatto e di rinascita”.
L’iniziativa “Gli Ultimi saranno” è ispirata all’esperienza decennale di “Delirio Creativo”, un rito teatrale di creazione ed improvvisazione collettiva di cui l’on. BRUNO ne anche l’ideatore.

“Gli Ultimi Saranno” è dunque un collettivo composto da artisti, musicisti ed attori, con lo scopo di riannodare i rapporti tra gli individui appartenenti a realtà sociali diverse, attraverso la forma più espressiva, quale può esserlo solo quella manifestata attraverso l’Arte.
Il carcere è stato scelto come primo luogo di interesse per l’attività del collettivo.

Il progetto rieducativo, partito nel dicembre del 2018, ha annoverato una serie di appuntamenti in diversi istituti di detenzione sparsi nel territorio italiano.
Più di venti sono stati gli eventi realizzati in quindici diverse strutture penitenziarie, dando vita ad una sorta di “improvvisazione artistica”, in cui gli stessi detenuti diventano i protagonisti.
Al tour nelle carceri si è aggiunta inoltre una campagna di raccolta e di distribuzione di libri con dedica, destinati alle biblioteche carcerarie, dal titolo “Dona un libro”, proposta dal Presidente della Camera presso Montecitorio, dove sono stati raccolti più di 200 volumi.

Gli incontri sono anche un’occasione di scambio ed ascolto tra i detenuti e i diversi operatori.
In aggiunta, in seguito alla segnalazione di un agente di Polizia Penitenziaria, si è contribuito alla redazione di una circolare del Ministero dell’Istruzione, tutt’ora in vigore, che invita gli Istituti Scolastici a giustificare le assenze di ragazzi in visita ad un genitore recluso.
Il tutto all’insegna dell’umano agire.

Ed è sempre il parlamentare Raffaele BRUNO, ad aver depositato, con la sua prima firma, una mozione in Parlamento, ad oggi in attesa di calendarizzazione.
La mozione chiede al Governo di normare ed incentivare l’attività di laboratori creativi all’interno delle carceri, istituendo studi sugli effetti di tali laboratori al di fuori degli Istituti, e dopo la fine della pena.

Nel febbraio 2020 è stato realizzato a Montecitorio l’evento “Gli Ultimi Saranno – Laboratori Creativi e Buone Pratiche in Carcere“, durante il quale hanno preso la parola Direttori di Istituti Carcerari, Operatori del settore, e detenuti, oltre al Presidente della Camera Roberto FICO ed al Ministro dell’Istruzione Lucia AZZOLINA.

Si informa infine che è online la petizione lanciata dall’attore Patrizio RISPO per supportare la Proposta di Legge #teatroinognicarcere.
“Grazie ai contributi di molti sostenitori, il cammino di questa iniziativa non si è fermato, ma è necessario continuare a farsi sentire, e a farne un argomento di dibattito pubblico per evitare che la Proposta di Legge resti soltanto un buon proposito tra gli archivi: bisogna calendarizzarla il prima possibile, o non ci sarà tempo sufficiente per approvarla prima della fine di questa legislatura. Pubblica anche tu un breve video sui tuoi canali utilizzando l’hashtag #teatroinognicarcere, spiegando perché per te è importante, ed invitando i tuoi contatti a fare altrettanto, firmando la petizione:
https://www.change.org/p/per-il-teatro-in-ogni-carcere
Insieme possiamo far sentire che c’è chi crede nel potere della bellezza, e nella bellezza delle persone, tutte”, informa il testo della petizione.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio