L’ATTUALE ARMA DEI CARABINIERI DI CAPITANATA VISTA DAL COMANDANTE COL. ANTONIO BASILICATA
IL COMANDANTE DELL’ARMA DEI CARABINIERI DI CAPITANATA, COL. ANTONIO BASILICATA, HA FATTO UN RAPIDO PUNTO DELLA SITUAZIONE IN OCCASIONE DEL 202° ANNUALE DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA. ECCO I PASSAGGI SALIENTI DEL SUO BILANCIO DI ATTIVITA’:
L’efficienza dell’Arma si esprime nei diversi settori di intervento attraverso un modello operativo imperniato sulla “prossimità” e fondato sul ruolo delle oltre 4.600 Stazioni e Tenenze, che rappresentano sicuri riferimenti per la collettività, a tutela della libertà e della convivenza civile. La loro missione è quella di garantire la prevenzione e il contrasto dei reati, assicurando la necessaria presenza sul territorio, promuovendo quella vicinanza e quella partecipazione alla vita delle comunità, che è significativamente racchiusa nell’espressione “ARMA DELLA GENTE”. Il minimo comune denominatore tra i nostri Carabinieri è l’abnegazione e lo spirito di sacrificio, la professionalità e la competenza nell’assolvimento quotidiano dei loro molteplici compiti. Prioritario il contrasto alla criminalità organizzata, attraverso la disarticolazione dei sodalizi, la cattura dei latitanti e la sottrazione dei patrimoni illecitamente accumulati, e al terrorismo. Proprio l’accurato studio e l’osservazione diretta delle disponibilità finanziarie e del patrimonio, in ragione delle varie forme di ricchezza in termini di complesso di attività, titoli, denaro ed altro, hanno permesso nel recente periodo (aprile 2016) l’esecuzione di alcuni sequestri di beni emessi dal Tribunale di Foggia–Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della locale Procura della Repubblica. Per il contrasto al terrorismo, inoltre, è stata incrementata l’attività informativa, dalle Stazioni alle articolazioni investigative del R.O.S. e dei Nuclei Investigativi, attraverso la valutazione anche dei minimi elementi di anomalia percepiti. Nell’ambito del processo di rafforzamento del dispositivo anticrimine dell’Arma, inoltre, è stato istituito un Nucleo Anticrimine anche nella provincia di Foggia – che dipenderà dalla Sezione Anticrimine di Bari – che, attestato su forza e dotazioni adeguate alla situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica della Provincia, previo adeguamento di locali il cui iter procedurale è in avanzato stato, sarà allocato nell’ambito del Comando Provinciale. La progressiva diminuzione del personale, verificatasi nei decorsi anni, è cessata con la determinazione governativa che ha eliminato il blocco del turn over e previsto l’arruolamento straordinario di 1.050 carabinieri per gli anni 2015 e 2016, che consentirà il potenziamento del dispositivo di controllo e il progressivo abbassamento dell’età media del personale. Da quest’anno, i concorsi per Allievi Carabinieri sono aperti anche ai giovani provenienti dalla vita civile. Uguale attenzione è stata prestata all’investimento in tecnologie e addestramento. L’Arma continua ad investire tutto quanto è possibile nella formazione dei propri militari, per elevarne la professionalità e per educarli ai valori etici della responsabilità, della dignità e della solidarietà. Sono state svolte intense sessioni addestrative sulle tecniche d’intervento in situazioni di emergenza per Stazioni, Nuclei Operativi e Radiomobili e Nuclei Investigativi. Notevole è stato l’impegno dell’Arma nella provincia: a fronte di quasi 30.000 reati consumati nel 2015, oltre 20.000 (circa il 70%) sono stati perseguiti dall’Arma. Ricordo, a tal proposito, in risposta alla sempre attuale emergenza delinquenziale, alcune operazioni di servizio nonostante ci si muova – purtroppo ancora – in territori minati da un granitico clima omertoso: • l’operazione “BABELE”, condotta da personale del Nucleo Investigativo nei confronti di 32 persone; • l’operazione “PONY EXPRESS”, al termine della quale i militari della Compagnia di Vico del Gargano, hanno dato esecuzione a 15 provvedimenti cautelari; • L’OPERAZIONE “NEW GENERATION” (DICEMBRE 2015), AL TERMINE DELLA QUALE I MILITARI DELLA COMPAGNIA DI SAN SEVERO, HANNO DATO ESECUZIONE AD UN PROVVEDIMENTO CAUTELARE EMESSO DAL G.I.P DEL TRIBUNALE DI FOGGIA NEI CONFRONTI DI 21 PERSONE; ed infine l’operazione finalizzata a contrastare il fenomeno dell’ASSENTEISMO (maggio 2016), con l’esecuzione di 13 ordinanze di misura cautelare agli arresti domiciliari e 7 di sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici nei confronti di impiegati del Comune di Foggia. Registriamo inoltre un -11% tra i reati denunciati nel primo quadrimestre dello scorso anno e quelli del quadrimestre di quest’anno (da circa 9.600 a poco meno di 8.500 delitti). Anche il dato statistico relativo agli omicidi evidenzia una diminuzione dei casi: 13 nel periodo tra il maggio 2014 e l’aprile 2015, a fronte di 8 casi registrati nello stesso periodo tra il 2015 ed i primi mesi del 2016. L’azione di contrasto della criminalità predatoria, che permane particolarmente pervasiva, ha fatto registrare nello stesso periodo una diminuzione nella commissione dei furti (seppur sensibili, -0,7% nell’ultimo anno), mentre le rapine sono diminuite del 10,5 nell’ultimo anno (da 513 a 459). Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state arrestate 667 persone, con un trend che, presumibilmente, entro la fine dell’anno, potrebbe consentire di superare abbondantemente la quota raggiunta lo scorso anno (1.486). Al fine di rendere più efficace l’azione di contrasto al crimine in una provincia così vasta come è quella di Foggia, inoltre, sono stati perseguiti obiettivi strategici in materia di armi, tutela dell’ambiente e tutela della circolazione stradale, con particolare attenzione a talune specie di violazioni, ritenute maggiormente espressioni di un diffuso atteggiamento di riluttanza e di avversione al rispetto delle regole da parte di un elevato numero di cittadini. Il controllo del territorio in sintesi ha portato ai seguenti risultati: 27.100 contravvenzioni nel 2015; quasi 8.300 solo nei primi mesi del 2016, di cui quasi 1.600 (circa il 20%) per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, circa 150 per il mancato uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote e circa 600 (il 7,3%) per mancanza della copertura assicurativa. Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto dei reati ambientali. Al termine di una nuova ricognizione in tutto il territorio della Provincia sono state ricontrollate le quasi 200 aree già individuate in un primo momento, inquinate da ogni genere di rifiuti per la cui bonifica sono stati interessati i Sindaci che hanno l’obbligo di emettere apposita ordinanza per procedere al ripristino dello stato dei luoghi.