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LE ORIGINI DEL CULTO DELLA MADONNA DEL SOCCORSO

Rileggiamo il volume di Antonio Masselli per onorare la nostra Patrona

di MARIO BOCOLA

Quest’anno, a causa della pandemia di covid 19 i solenni festeggiamenti patronali in onore di Maria SS. del Soccorso non avranno luogo. Sul sito della Diocesi di San Severo, in diretta streaming si possono seguire la novena e il solenne pontificale che sarà celebrato domenica 17 maggio 2020, giorno della festa, da Mons. Giovanni Checchinato, Vescovo di San Severo. Per rivivere il nostro grande amore verso la Celeste Patrona, siamo andati a rileggere il volume di Antonio Masselli edito per la prima volta nel 1987 e poi ripubblicato e arricchito di notizie storiche e foto inedite nel 2011.

Quest’opera di Antonio Masselli, profondo studioso della storia e delle tradizioni locali, innamorato della cultura sanseverese, vide la luce, per la prima volta, nel 1987, in occasione del 50° anniversario dell’Incoronazione della Madonna del Soccorso, anno quello – come sottolinea l’autore nella prefazione – che “resterà vivo nella memoria dei sanseveresi perché si registrò un avvenimento storico e religioso di importanza eccezionale per la nostra città: la visita del Santo Padre Giovanni Paolo II ora santo. La prima edizione del volume andò letteralmente a ruba, tanto che in poco tempo, si esaurirono tutte le copie. Negli anni futuri molti cittadini richiesero il volume, ma invano, per cui l’autore ha pensato di dare alle stampe una seconda edizione del libro arricchendolo di nuovi dati storici e di una documentazione fotografica inedita e probante. La storia della devozione per la Vergine del Soccorso è molto sentita dalla popolazione sanseverese, però alcune notizie storiche sul culto e sulla sua diffusione sono, ai più, poco note. Il pregio dell’opera di Masselli è proprio quello di andare, per dirla con Francesco Guicciardini, alla ricerca del “particulare”, del fatto storico, circostanziato, meritevole di essere ricordato, sempre nel rispetto della verità supportata dalle fonti documentarie. Infatti, sono i documenti che fanno la storia di un popolo, di una città, di una nazione. Sono, tuttavia, due i momenti cruciali della storia della devozione per la Madonna del Soccorso che ne hanno determinato la diffusione del culto e l’amore di tutti i sanseveresi: la data della proclamazione a Patrona, nel 1857, che si concretizzò dopo la pandemia colerica del 1854, meno virulenta, in quanto mieté meno vittime rispetto a quella del 1837 e l’Incoronazione avvenuta l’8 maggio 1937. A p. 26 del volume, a proposito della proclamazione a Patrona, citiamo testualmente: “Mentre il male infieriva il vescovo di San Severo, Mons. Rocco de Gregorio, indisse una processione di penitenza con la statua della SS. Vergine del Soccorso e quella di san Rocco di Croce Santa. Questa volta il male non fece tanta strage di vite umane come nel 1837. Anche questa circostanza, fu interpretata dalla popolazione sanseverese come un ulteriore segno della protezione della sua Celeste Patrona, per cui nel 1856, estinto il morbo colerico, e memori dei benefici ricevuti dalla SS. Vergine per la liberazione da essa letale epidemia, il Priore D. Matteo Mascia, il Vescovo di San Severo, con il Clero Secolare e Regolare e il Municipio di San Severo, vollero inoltrare suppliche alla Santa Sede, affinchè la Beata Vergine del Soccorso, fosse dichiarata Patrona Principale della Città di San Severo”. Altro momento importante per il culto della Madonna del Soccorso fu, come ricordato, la cerimonia dell’Incoronazione, avvenimento straordinario ampiamente documentato da nitide e emozionanti fotografie storiche. L’autore, per far rivivere nella memoria collettiva l’emozione provata dalla popolazione sanseverese che ha assistito alla cerimonia dell’8 maggio 1937, a pag. 77 del volume, riporta testualmente dai diari di Filomena Mascia,l’impressione avuta, allora bambina dodicenne, che è stata testimone oculare di tale fausto avvenimento e che, nei suoi diari, descrive particolareggiatamente il momento della deposizione della corona aurea sul capo della Vergine e del Bambino da parte del Vescovo, Mons. Oronzo Durante. Cito: “Prima di posare sul capo del Bambino e della Vergine le auree corone levò gli occhi al cielo”. Questo moto degli occhi del Vescovo sta ad indicare la solennità di quanto stava accadendo e del gesto che si stava compiendo il quale richiedeva una speciale protezione divina. Tra la copiosa documentazione storica e fotografica presente nel volume, meritevole di essere menzionata, è anche la fase di progettazione del Monumento alla Vergine del Soccorso sito in Piazza Incoronazione, monumento fatto confezionare dalla sig.na Teresa Masselli e inaugurato nel 1957, in occasione del centenario della Proclamazione a Patrona della Madonna del Soccorso. Masselli, nel libro, riporta alle pp.124-125, gli schizzi progettistici sia dell’Arch. concittadino Elio Pelilli, sia quello approvato dalla Soprintendenza ai monumenti e alle gallerie della Puglia. Un lavoro, dunque, quello di Masselli, encomiabile, capace con le notizie testé riportate di entusiasmare sia il lettore che lo storico. Un’opera che nelle case dei sanseveresi non può mancare, soprattutto quando l’amore per la nostra Mamma Nera è forte e radicato.

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