LE PALME BRUCIATE DI PIAZZA INCORONAZIONE OLTRAGGIO ALLA NOSTRA STORIA E IDENTITA’

La notizia e le immagini impietose delle due palme date alle fiamme, alcuni giorni fa, in Piazza Incoronazione, hanno ulteriormente scosso il sistema nervoso dei sanseveresi e quello di tanti che risiedono e vivono in altre località. Spero che chi sta conducendo le indagini possa quanto prima dare un volto e un nome all’autore o agli autori di quel VILE GESTO. Vedremo se si è trattato solo di una “bravata” da parte di qualche buontempone o se è stato un preciso atto vandalico teso ad alimentare un clima di tensione e di insicurezza in una città già da tempo nell’occhio del ciclone per via di RIPETUTI FATTI DI CRONACA NERA. In ogni caso, quale che sia il movente, quel gesto è particolarmente ODIOSO e OFFENSIVO verso una piazza storica, un luogo fortemente simbolico dove avvenne la solenne Incoronazione del simulacro della MADONNA DEL SOCCORSO, celebrata l’8 maggio del 1937. Attenzione, qui si tratta di un qualcosa che va oltre una SFIDA alle sole Istituzioni. Qui siamo di fronte ad un OLTRAGGIO alla STORIA e alla IDENTITÀ di un comunità, colpita e umiliata in uno dei suoi luoghi più cari. Voi capite che non è la cronaca del ‘solito’, indecoroso malvezzo che avviene in tante zone periferiche come quello di rovesciare un cassonetto o di deturpare la segnaletica stradale. Qui si giunge ad un atto di SFRONTATEZZA, quasi di IRRISIONE, quando si constata come sia stato facile, nel cuore della città, appiccare due palme (due beni vitali e preziosi della natura) situate a pochi metri da una telecamera della videosorveglianza e poi andarsene indisturbati e magari ritornare a mescolarsi alla gente…per vedere l’effetto che fa. Quel video delle palme in fiamme pubblicato su internet produce un misto di tristezza e rabbia! Ora mi si potrà obiettare che due palme bruciate sono poca cosa di fronte alle rapine, ai furti e alle esplosioni diurne e notturne ai danni di negozi e abitazioni private. A mio avviso. quel vile gesto è la PROFANAZIONE di un luogo IDENTITARIO ma è soprattutto una FERITA, un insopportabile AFFRONTO al sentimento popolare e religioso di tanta gente che annualmente assiste alla celebrazione del solenne pontificale in onore della Beata Vergine del Soccorso. Tutto questo deve portarci a ragionare con il sentimento e la ragione. C’è chi ritiene che la SICUREZZA URBANA e la LEGALITÀ vadano relegate alle sole Forze dell’Ordine, pensando che tutto si possa risolvere nell’aumento degli organici. La mia modesta passata esperienza mi porta a dire che le Forze dell’Ordine e i Prefetti, per primi, chiedono di agire, invece, in un quadro di solidarietà e di collaborazione con l’intero tessuto sociale ed istituzionale, dove ognuno deve svolgere il proprio compito. Il compito di tutti gli attori istituzionali e delle classiche agenzie educative come la SCUOLA e la FAMIGLIA è progettare un PATTO DI CITTADINANZA, un progetto di convivenza civile. In questo quadro, ovviamente, il RUOLO DELL’ENTE LOCALE ASSUME UNA FORTE CENTRALITÀ, sia in termini di guida che di progettazione. Io mi fermo qui perché non vorrei rinfocolare recenti polemiche politiche (c’è tempo) ma dopo quelle palme bruciate in Piazza Incoronazione non basta da parte di Palazzo Celestini un burocratico COMUNICATO STAMPA di condanna “per il vile gesto”. Per le ragioni che mi sono permesso di sottolineare sopra, occorre convocare subito un CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO APERTO alle audizioni di soggetti politici e sociali non rappresentati in Consiglio per un confronto sul tema non solo della sicurezza urbana in quanto tale, ma soprattutto sulla SALVAGUARDIA DEI LUOGHI IDENTITARI DELLA CITTÀ.
MICHELE MONACO
già Assessore alla Legalità
