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Lesina, cade l’amministrazione comunale: Roberto Cristino non è più il sindaco

La maggioranza non ha retto agli scossoni dei mesi scorsi. La Lega trova sponda nel centrosinistra e manda tutti a casa.Hanno decretato lo scioglimento del Consiglio comunale le firme di sette consiglieri.

Finisce anzitempo l’esperienza civica a trazione leghista alla guida del Comune di Lesina per un anno appena. Cade l’amministrazione Cristino. Non ha retto all’amputazione del partito di Salvini che l’ha fatta collassare. Le crepe nella maggioranza hanno determinato lo sfascio. Già nei giorni scorsi si ventilava l’epilogo. Vane le manovre per salvare l’amministrazione. Ieri le firme davanti al notaio di sette consiglieri comunali hanno messo la parola fine alla breve consiliatura.

Hanno deciso lo scioglimento del consiglio comunale Primiano Di Mauro, Leonardo Bramante, Leonardo Ippolito, Maria Libera Pegoli, Vincenzo Marotta, Mario Cardarelli, Antonella Nunzia Basile.

L’operazione è stata orchestrata dai leghisti che dopo l’estromissione di Leonardo Bramante avevano lanciato la controffensiva culminata un mese fa con le dimissioni del vice sindaco Primiano Di Mauro. Il sindaco Roberto Cristino si era smarcato rivendicando orgogliosamente la connotazione civica della sua squadra. E il braccio di ferro non era finito.

Col coltello tra i denti, i leghisti avrebbero neutralizzato anche gli ultimi tentativi di rimestare nuove alleanze. Hanno trovato sponda nella Lista Civica Lesinese che aveva sostenuto Vincenzo Marotta, l’erede naturale dell’ex sindaco Pasquale Tucci, e in una consigliera di Lesina Viva (la lista di Rossella Giovanditti).

Bocche cucite fino a ieri sera tra i salviniani. Hanno vinto la prova di forza e hanno fatto saltare il banco. Si va tutti a casa. Si tornerà alle urne alla prossima tornata elettorale utile e, dunque, con tutta probabilità si voterà a settembre.

 

 

fonte foggiatoday

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