Caro Direttore, l’omicidio della giovane GIULIA CECCHETTIN da parte di FILIPPO TURETTA, come sembra per sua stessa ammissione alla polizia tedesca, ha provocato qualcosa che va al di là del dolore e del dispiacere per un evento così tragico e dai contorni efferati. Si è aperto un grande dibattito nel Paese, e direi finalmente, che mira ad approfondire le ragioni di UN’ONDATA DI FEMMINICIDI CHE APPARE INARRESTABILE. Un fenomeno riguarda indifferentemente tutti gli strati sociali il che determina una ulteriore complessità nell’individuazione delle ragioni. Non appare sufficiente, come alcuni dicono, che le ragioni si possono liquidare solo come una responsabilità della cultura legata alla famiglia patriarcale, per altro ora sempre meno incidente nella nostra società. Di certo ci siano molteplici fattori che riguardano diversi aspetti della vita sociale che vanno dalla mancanza di una vera educazione alla necessità di apparire ad ogni costo e al magico cerchio individualistico che porta e giustificare sempre se stessi addossando la colpa ad altri in una sorta di attività senza assunzione di responsabilità perché LA COLPA È SEMPRE DI QUALCUN ALTRO. Oggi i ragazzi sono abituati ad avere tutto con un semplice click e ad essere sempre giustificati in ogni loro azione da genitori anch’essi vittima dell’obbligo di apparire vincenti. Sarebbe, credo, molto interessante se LA GAZZETTA DI SAN SEVERO, sia nella versione cartacea che on line, aprisse una rubrica riservata ai GIOVANI della nostra cittadina che diventi occasione di confronto ed approfondimento, una sorta di palestra “dell’EDUCAZIONE e del RISPETTO” e di cui essi stessi siano protagonisti. Con amicizia e stima.
MATTEO IANTOSCHI
MATTEO IANTOSCHI è stato molti anni fa Consigliere e Assessore della Democrazia Cristiana a Palazzo Celestini ed evidentemente non ha dimenticato di battersi per migliorare la nostra terra. La GAZZETTA pubblica da sempre la marea di comunicati che ci perviene dal mondo della scuola e della gioventù locale. Continuerà a farlo ogni volta che i giovani di casa nostra, con brevi interventi, chiederanno spazio. A MATTEO IANTOSCHI grazie per la sua apprezzabile e lungimirante lettera.
LA DIREZIONE
