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Lettera aperta al Sindaco Savino sul randagismo canino

Egregio Sindaco Gianfranco Savino,

Le scrivo da Bruxelles dove mi occupo di benessere animale, tutela dell’ambiente e protezione dei consumatori.

Nelle scorse settimane ho avuto il

 

piacere di visitare San Severo al fine di valutare la fattibilità di un progetto che possa aiutare la Sua città a superare finalmente l’annosa questione relativa alla gestione del randagismo. Durante il mio soggiornoho avuto modo di constatare che l’Amministrazione di San Severo già attua la reimmissione sul territorio di cani sterilizzati e sani. Tuttavia, questo percorso, se isolato, non è sufficiente e per questostiamo studiando gli interventi più opportuni per la città e i suoi abitanti come ho scritto anche sulla Gazzetta di San Severo n. 5 del 01.02.2014.

Le scrivo questa lettera aperta in quanto, da questa mattina, ricevo numerose segnalazioni circa le condizioni di un cane randagio che vive nella cosiddetta zona industriale.Il cane, come può vedere dalla fotografia che allego, è affetto dapapilloma virus canino e necessita riparo e cure urgenti.

Come saprà, questa patologia è altamente infettiva e vi è il serissimo rischio che, viste le condizioni dell’area in cui vive, mangia e dorme, in pochissimo tempo anche altri cani possano ammalarsi. Pertanto, al di là della sofferenza fisica e psicologica che questo cane sta già patendo e che impone un intervento immediato, la situazione presenta altre potenziali criticità. Difatti, sebbene questo virus non sia infettivo per l’essere umano, è molto probabile che un’epidemia possa condurre al propagarsi di altre malattie tra gli animali e, in seguito, a causare minacce anche per la salute umana.

Inoltre, la quasi totalità delle persone non è a conoscenza delle caratteristiche di questa patologia e in tanti potrebbero decidere di procedere autonomamente in maniera anche violenta nei confronti di questo e di altri cani.

Purtroppo, ad eccezione di un ristretto gruppo di infaticabili volontari, sembra che nessuno voglia prendersi cura di lui e le Autorità non fanno altro che voltarsi dall’altra parte.

In queste ore centinaia di Suoi concittadini si stanno rivolgendo a Lei in quanto solo il Sindaco ha il potere di sbloccare una questione che l’opinione pubblica mostra di ritenere ignobile e vergognosa.

Peraltro, il cane è provvisto di microchip intestato al Comune di San Severo e, mi sento obbligato di ricordarLe, che il Comune ha il dovere di prendersene cura non solo da un punto di vista giuridico ma anche e soprattutto da un punto di vista morale.Sono certo che Lei vorrà dare il buon esempio e prenderà a cuore la sorte di questo sfortunato animale che ha bisogno di restare in isolamento in un luogo protetto sicuro e di essere sottoposto alle migliori cure del caso. Le elezioni amministrative si avvicinano, in quanto Sindaco ha la straordinaria opportunità di dimostrare le Sue intenzioni anche attraverso i migliori e tempestivi interventi. Glielo chiedono i Suoi concittadini più attivi, vuole deluderli?

Con i migliori saluti.


Edoardo Gandini

OIPA European Policy Officer

Member of European Enforcement Network of Animal Welfare Lawyers and Commissioners

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