LETTERA APERTA DI UN CITTADINO DI SAN SEVERO AD UNA SMEMORATA GIUNTA COMUNALE

“RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO”
Gentili uditori di San Severo, questo mio breve intervento, serve a fare un po’ di verità sulla cattiva gestione della cosa pubblica a livello comunale e provinciale. Chi meglio del sindaco Francesco Miglio potrebbe rappresentare la cosa pubblica oggi, nella sua doppia mansione di Sindaco di San Severo e presidente della provincia?
Ebbene eccone il sunto della sua gestione di una branca importantissima della cosa pubblica: la salute dei suoi cittadini, i rifiuti urbani e l’attività economica di agriturismo, agricoltura ed altre attività recettive turistiche estive della città.
Premessa storica
Nell’anno 2010, dopo vari sollevamenti popolari avutosi a Foggia e Lucera, a seguito di inquinamenti osmogeni ed altri avvelenamenti scaturiti dalla lavorazione o dal traffico di rifiuti urbani e non, provenienti dal napoletano, da parte della Bioecoagrim di Lucera, l’Arpa ed altri organi pubblici, stanchi di questa incancrenita situazione che durava da molti anni, decisero di far chiudere detto stabilimento di compostaggio, ovvero di trasformare la sua lavorazione dal metodo “aerobico” a quello “anaerobico” in quanto meno inquinante per l’atmosfera. Purtroppo tale decisione, per varie peripezie, rinvii e ricorsi, si è concretizzato soltanto nel 2017, quando lo stabilimento nel mese di luglio viene chiuso d’autorità per consentire la riconversione all’”anaerobico”.
Dunque, dopo oltre un decennio, tutta la popolazione ed il tessuto economico delle citta di Foggia e Lucera hanno dovuto subire angherie dall’operatore industriale e quelle delle burocrazie inefficienti che li avevano oltremodo danneggiati sia la loro salute sia la loro economia, tant’è vero che molti operatori del turismo ed agricoltori, ritenuti danneggiati, stanno oggi riunendosi in comitati per iniziare un’ azione congiunta di natura civile e giudiziaria di rivalsa economica contro i danni civili patiti da questi soggetti ma, soprattutto contro gli amministratori pubblici, causa di tutti i loro danni, in quanto avevano rilasciato incaute autorizzazioni amministrative alla industria, senza aver fatto una seria indagine sull’impatto ambientale ed economico che tale attività avrebbe potuto causare all’ambiente ed al tessuto economico di tale territorio.
Anche a San Severo, da vari anni, la popolazione si lamenta presso il Comune per le esalazioni osmogene che provengono dall’inefficiente depuratore di acque fognarie, dal centro raccolta rifiuti urbani sito della società che gestisce tale raccolta, sito nella zona P.I.P., nonchè dalla centrale elettrica En plus (che dista oggi solo tre chilometri dalla periferia di San Severo)che, nel loro complesso, appestano di cattivi odori la città e, in particolar modo i quartieri posti più a sud, cioè quello della stazione, di porta foggia e di porta lucera. Tutti questi impianti sono posti a sud sud-est della città, cioè a sopravvento di scirocco.
Come si vede, anche per questi impianti inquinanti, all’atto della loro costituzione, non si era fatto un serio studio di dislocazione onde eliminare od attudire le cause di inquinamento e disagio per le popolazioni cittadine. Nè si è provveduto a dislocare le strutture in altre sedi meno dannosi per l’ambiente ed i suoi cittadini che vivevano in luoghi rurali od urbani.
Altra pietra cruciale per San Severo è il traffico veicolare, Infatti la Città, come tante in italia, è invasa da un traffico cittadino di oltre 2000 autoveicoli che circolano contemporaneamente nella rete urbana. Ben comprensibile è che il nucleo centrale e medio cittadino, costituito da stradine strette e poco ventilate venga presto saturato di gas combusti velenosi.
Si è calcolato che tali gas combusti velenosi raggiungono le quantità di quintali 1.606.000 annui, pari a metri cubi giornalieri 247.191. Nulla mai è stato fatto per limitare tale inquinamento da traffico veicolare, nonostante i cittadini da anni stanno chiedendo la chiusura qualche quartiere od alcune strade onde permettere la respirabilità di tale aria ed una più sana mobilitazione pedonale o ciclabile. L’anno scorso sono bastate le lamentele di 10 commercianti per mandare a monte la volontà di migliaia di cittadini di avere uno spazio più salutare per se, per i loro figli.
Per quanto riguarda gli altri inquinamenti, come rilevato anche dall’ing. Ennio Piccaluga e dallo scrivente, è quello che si riversa sul territorio cittadino quando spira il vento di scirocco, infatti, in mancanza di studi fatti dai competenti organi tecnici comunali, le varie amministrazioni comunali di San Severo e di Foggia, compreso la giunta comunale di Francesco Miglio, hanno autorizzato 4 industrie inquinanti a locarsi in uno spazio ristrettissimo di 4 chilometri (la enterra di Rignano scalo, la lufa service srl, la erigenda sagedil srl e la mega inquinante centrale elettrica emplus), ciò permette che tutti questi gas combusti od ossidativi da fermentazione organica, si concentrino e si riversino in modo sinergico, e, quindi, oltremodo concentrati e pericolosi, sul territorio ed anzitutto sull’abitato di San Severo. I valori quantitativi e qualitativi degli inquinanti lo dimostrano.
In presenza di tale vento sciroccale non bisogna dimenticare nemmeno che sulla statale 16, lungo la quale insistono queste centrali, circolano in contemporanea, oltre 800 autoveicoli formati da camion, autobus, trattori agricoli, autovetture etc che provocano ulteriori inquinamenti velenosi pari a quintali 351.496 annui e metri cubi giornalieri 54.101 che, anch’essi vanno a formare quel coacervo di inquinanti che investono la nostra città ed il suo territorio. Tra l’altro, questa concentrazione di industrie sulla statale 16 per Foggia, hanno contribuito a rendere questo tratto stradale tra i pericolosi d’Italia, infatti è cronaca quotidiana dei media, della politica locale e regionale di voler spostare parte dei veicoli più pesanti sulla vicina autostrada a spesa pubblica onde ovviare a questi seri inconvenienti.
Ecco, dunque l’esito di decisioni infauste e sconsiderate che hanno determinato la politica di ieri e di oggi sul nostro territorio cittadino e provinciale.
Questa è Storia recentissima che dovrebbe essere conosciuta da tutti ma, in particolar modo da chi ha ruoli politici territorialmente di competenza, cioè a Miglio ed ai suoi fedeli collaboratori, invece ecco cosa è accaduto:
GLI EVENTI DEL DOPO PREMESSA
La giunta Miglio, nel 2015 autorizzavano non una, ma due industrie di compostaggio aerobiche, la SAGEDIL SRL con delibera nr. 142 e la ARO FG4 con delibera del 13.6.15.
Pertanto, tutto ciò che era accaduto a Lucera, negli anni precedenti non aveva storia od era a loro completa disconoscenza per tale Consesso, sia per l’affidamento che hanno fatto a soggetti privati (che commerciavano più che compostare i rifiuti) anzicchè alla più oculata gestione di pubblica dell’impresa, sia per gli inquinamenti che le fermentazioni aerobiche causavano. Infine, si è continuato ad omettere quei necessari studi di locazione dei siti, onde evitare o limitare gli inquinamenti ambientali, territoriali o su popolazioni cittadine e suoi riflessi negativi implicanti le loro attività economiche. Dunque si prospettava anche per San Severo, come per Lucera e Foggia, inquinamenti osmogeni e da veleni nonchè una decennale sollevazione popolare contro tali attività di compostaggio, come era accaduto per l’industria di Lucera.
Già qualche anno prima, con la stessa incautela, era stata accordata, con delibera di altra giunta comunale di San Severo, una gestione privata di analoga industria di compostaggio, denominata “LUFA” SRL, anch’essa privata, affidata ad amministratori locali ed associati già noti all’A.G. Napoletana, assolutamente privi di licita fede, sia amministrativamente sia giudiziariamente; infatti, analogamente, a quanto accaduto precedentemente con la Bioecoagrim srl di Lucera, questa LUFA fu denunciata dalla Magistratura foggiana quest’anno nel mese di giugno, a seguito delle indagini denominate “venenum in daunia”, per traffico di veleni industriali ed altri rifiuti tossici provenienti dalla Campania, sversati abusivamente nell’intero territorio foggiano, per un quantitativo enorme, calcolato per almeno 100.000 tonnellate. Allora furono arrestati vari soggetti implicati nella vicenda, compreso un politico.
Questo modo di fare astorico, antitetico ai piu elementari canoni di buona condotta e senza regole, sia dalla giunta MIGLIO , sia da altre precedenti amministrazioni comunale, ha permesso di creare, dunque, negli anni scorsi, una rete di centrali elettriche e di compostasggio altamente inquinanti sia per la città di Foggia sia, ed anzitutto, per la città di San Severo con le sue implicanze sul suo territorio e del suo tessuto economico, oltremodo dannosi, analogamente a quanto già accaduto a Lucera e Foggia per oltre un decennio.
A questo punto sorgono spontanee le seguenti domande a codesta giunta comunale (come alle precedenti, colpevoli di questo disastro ambientale ed economico creato per San Severo):
I)-che studi climatici e dell’impatto ambientale, su territorio e popolazione, sono stati fatti a suo tempo per scegliere le locazioni di tali centrali?;
II)-chi ha autorizzato all’esercizio tali centrali e con le potenzialità indicate sopra?;
III)-come sono stati scelti i gestori di tali impianti, tenuto conto dei fatti di rilevanza penale e dei danni ambientali causati da costoro, come nel caso della centrale di cui al punto c)-LUFA SERVICE srl?;
IV)-il sito meno inquinante della nostra città è posto a levante, in quanto, nel nostro territorio, non insistono venti provenienti da est, perchè non è stato utilizzato quello?
Domenico de Maio