LEZIONI DI PASTICCERIA IN CARCERE: UN MESTIERE PER IL RISCATTO SOCIALE
Anche in carcere si può imparare un mestiere che, oltre a tenere il detenuto lontano dalla cella per alcune ore della giornata, gli dà la possibilità di imparare una professione. Accade alla CASA CIRCONDARIALE DI SAN SEVERO, dove il progetto di pasticceria di “Autoimprenditorialità”, dopo pochi giorni, comincia a sfornare le prime leccornie direttamente da dietro le sbarre. L’iniziativa è nata grazie alla Scuola C.P.I.A. di Foggia 1 in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di San Severo. Il Progetto, avallato con grande entusiasmo dal Dirigente Scolastico dr.ssa ANTONIA CAVALLONE, è diretto dalla prof.ssa MARIA SOCCORSA DE LETTERIIS e dall’addetto all’Ufficio Giuridico Pedagogico ANTONIO AZZELLINO, e vede la partecipazione di detenuti iscritti al corso di scuola di alfabetizzazione e corso di scuola media. Gli allievi impareranno le tecniche basilari legate al mondo dell’arte pasticcera. “Il progetto – dice la direttrice del Carcere dr.ssa PATRIZIA ANDRIANELLO – è stato ideato, strutturato e articolato con il preciso intento di favorire il processo di inclusione sociale e di adozione di modelli di vita socialmente accettabili da parte dei soggetti in esecuzione di pena”. La ristorazione è un ambito che offre opportunità di lavoro reali. “L’obiettivo di questo progetto – spiega il dr. GIOVANNI SERRANO, Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria – è quello di valorizzarne le potenzialità all’interno del carcere, dando la possibilità ai detenuti che già frequentano la scuola di acquisire nuove competenze”.
A. Z.