Libreria Orsa Minore: I VICINI SCOMODI. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo
LIBRERIA ORSA MINORE – VENERDÌ 21 APRILE 2017 – ORE 19
presentazione del libro
I VICINI SCOMODI. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo (Giuntina, 2014) di ROBERTO MATATIA
dialoga con l’autore Angela De Meo
Si ringrazia per la collaborazione l’Archeoclub di San Severo
Via Soccorso 123, San Severo – tel. 0882.226829
È l’estate del 1938. Nissim è un ebreo greco, da pochi anni trasferitosi in Italia. Le sue capacità gli hanno permesso di raggiungere la tranquillità economica. L’apice del suo successo è una casa di mattoni rossi che sorge nella via più elegante di Riccione, di fronte alla spiaggia e, soprattutto, a pochi metri dalla villa dell’uomo più potente dell’epoca: il Duce. Una posizione ambita e invidiata da uomini di potere, fossero gerarchi o industriali. Mentre l’estate prosegue fra feste, ricevimenti, vita di spiaggia, l’atmosfera, per gli ebrei, comincia a farsi pesante. Una vicinanza così evidente di una famiglia di ebrei alla residenza di Mussolini è decisamente inopportuna. Così, sempre più insistenti iniziano le pressioni degli sgherri del regime sul povero Nissim affinché venda la villa. Nissim resiste disperatamente, finché le leggi razziali non cadono come una mannaia anche su di lui. Le minacce di violente ritorsioni costringono la famiglia a cedere per pochi soldi la famosa villa e a cercare di sopravvivere nella condizione di paria in cui la legislazione razziale li ha ridotti.
La figlia Camelia ci ha lasciato una preziosa testimonianza di quegli anni: alcune lettere giunte fino a noi in modo fortunoso. L’innocenza dell’adolescenza è più forte della crudeltà del mondo adulto e, pur vivendo in un mondo sconvolto dall’odio e dalle violenze verso la sua «razza», Camelia ci racconta i suoi sogni e i suoi progetti, ma anche il suo tormento per la famiglia, fino all’ultima lettera d’addio, scritta al suo amato, pochi istanti prima di essere portata via per quello che sarà il suo ultimo viaggio.
Roberto Matatia, imprenditore, laureato in giurisprudenza, è nato a Faenza nel 1956. Pur abitando in una piccola città, si impegna costantemente per mantenere viva la sua testimonianza di vita e cultura ebraica. Cresciuto nel ricordo dei martiri della sua famiglia, ha raccolto, nel tempo, documenti, testimonianze, ricordi che hanno fatto da supporto a questo suo primo libro.