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L’IMPORTANZA DEI PICCOLI GESTI: RIPARTIRE DAI MODI E DALLA BUONA EDUCAZIONE

IL CAMBIAMENTO INIZIA DA NOI
I grandi cambiamenti personali e sociali possono essere attivati anche dai piccoli gesti, quelli quotidiani, che determinano le abitudini e il modo di approcciarsi al prossimo, di relazionarsi.
Il modo di parlare, guardare, ascoltare, salutare, di porsi verso l’altro, come il rispetto delle elementari regole di convivenza, possono essere davvero determinanti se se ne coglie il valore profondo, di rinascita.
Da nuovi modi nascono nuovi uomini, come da nuove idee nascono nuove coscienze. E’ fondamentale quindi essere consapevoli che il cambiamento è a portata di mano: non viene da lontano, non è sempre grandioso, può essere quotidiano, discreto e di grande efficacia.
Credere in questa opportunità di autogestione ed evoluzione personale e sociale è fondamentale per una cittadina come San Severo, che attraversa uno dei periodi più difficili della sua storia.
Ma dalla gentilezza all’educazione civica il passo è breve: la legge 20 agosto 2019, n. 92 definisce l’introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica nella scuola primaria e secondaria. Tra gli ambiti principali di studio, la conoscenza della Costituzione, del diritto, del valore della legalità e della solidarietà, con analisi, riflessione e pratica quotidiana, lo sviluppo sostenibile, l’educazione ambientale, la conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio.
Ricordiamo che la realtà che viviamo, il mondo, sono nostre creazioni, dipendono da come ci comportiamo, pensiamo, immaginiamo e progettiamo. Dipendono dalle nostre idee, dai sentimenti, dai valori o disvalori che coltiviamo. La mente, con i pensieri che poi diventano azioni e parole, crea la realtà, quindi il cambiamento inizia da noi.
Consideriamo allora alcune cose che possiamo aggiungere alle nostre abitudini per avviarci ad un contributo positivo verso il mondo e la cittadina in cui viviamo, migliorando la qualità della vita: smettere di lamentarsi, di criticare sempre e comunque, di coltivare competizione cieca ed invidia, apprezzare maggiormente i beni immateriali e spirituali, comprendere l’importanza della vita e della via interiore, riscoprire la spiritualità e la preghiera nel quotidiano, coltivare la bellezza nelle grandi come nelle piccole cose, coltivare la bellezza dei gesti, delle idee, dei sentimenti e delle azioni, ricordando che il garbo gioverà alla nostra buona reputazione e creerà relazioni sempre migliori. Apprezzare l’onestà, la lealtà e ricambiarla, rispettare le regole anche quando non le troviamo giuste o ci costa sacrificio, essere solidali e compassionevoli, dare il buon esempio anche con i piccoli gesti, rispettare l’ambiente e la natura, rifuggendo da quell’eccesso di tecnologia tanto in voga, per riscoprire il nostro legame con la Madre Terra e l’armonia profonda a cui apparteniamo, considerare il valore di sensibilizzazione ed umanizzazione delle opere d’arte.
Queste alcune idee e pratiche da realizzare per partecipare ad un cambiamento di mentalità e di vissuto sempre più necessario, un modo per poter dire si alla vita e rinascere.
Nazario Tartaglione

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