LO SGOMBERO DEL “GRAN GHETTO” ED IL GRANDE… SBARCO DI MIGRANTI (PROGETTATO!) A SAN SEVERO
Aggiorniamo la situazione dei migranti destinati dal GRAN GHETTO DI SAN SEVERO (e non di RIGNANO come si continua cocciutamente a scrivere da tutte le parti!!!) con la pubblicazione di un lancio ANSA-FOGGIA e di un comunicato della Regione Puglia in data 1° MARZO 2017. Ma prima di offrire tali autorevoli contributi ai nostri Lettori, dobbiamo far notare all’opinione pubblica sanseverese che la popolazione è stata praticamente tenuta all’oscuro di queste ‘GRANDI MANOVRE’ con destinazione SAN SEVERO da parte di Regione Puglia, Prefettura di Foggia e Comune di San Severo. Ovviamente era quest’ultimo che avrebbe dovuto informare dettagliatamente la nostra popolazione su quanto era stato concordato e che riguardava massicciamente il nostro territorio. Per quali motivi si è lasciato tutto nel vago con informazioni col contagocce — (inserite di straforo in un comunicato di 48 ore prima nel quale si dava notizia dello sgombero di una struttura di Via Demanio) — su questa importantissima programmazione relativa alla nostra Città nota già da tempo? Si temevano reazioni da parte di ambienti politico-amministrativo-sociali di San Severo? Si temeva anche un’ondata di critiche e polemiche sui social di vaste proporzioni? Noi riteniamo che non ci siano giustificazioni e che L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE AVEVA IL DOVERE DI INFORMARE LA COMUNITA’ AMMINISTRATA, SENZA SE E SENZA MA…! NON L’HA FATTO NELLA MANIERA PIU’ DETTAGLIATA E SULLA SCORTA DEGLI IMPEGNI PRESI CON REGIONE E PREFETTURA ED HA SBAGLIATO!!! NON SONO COSE CHE SI POSSONO FARE ALLA CHETICHELLA PER L’ENORME IMPORTANZA SOCIALE CHE RIVESTONO E PERCHE’ TUTTE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI HANNO IL DOVERE DI RAPPRESENTARE LA PUBBLICA OPINIONE E DI FARE GLI ESCLUSIVI INTERESSI DELLE POPOLAZIONI CHE AMMINISTRANO E QUESTO NON LO SI PUO’ FARE NASCONDENDO LA VERITÀ E LA REALTÀ!!!
Ma ecco quel che in queste ultime ore ha pubblicato ANSA-FOGGIA sotto il titolo “Migranti: sgomberato Gran Ghetto di Rignano Garganico”:
01 Marzo, ore 10:34 (ANSA)-FOGGIA – Questa mattina, un centinaio tra agenti di polizia, carabinieri, militari della guardia di finanza e vigili del fuoco, coordinati dalla Questura di Foggia hanno dato il via allo sgombero del ‘Gran Ghetto’, la baraccopoli di legno e cartone che sorge nelle campagne tra SAN SEVERO e Rignano Garganico e che ospita numerosi migranti impegnati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne della zona. L’operazione arriva dopo le indagini avviate nel marzo 2016, quando la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) fece scattare il ‘sequestro probatorio con facoltà d’uso’ nella baraccopoli. La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari avanza l’ipotesi che possano esserci possibili infiltrazioni criminali. (ANSA)”.
Ed ecco invece il comunicato della Regione Puglia che evidenzia in modo chiaro quanto dicevamo prima in merito agli accordi presi sulla destinazione di tanti migranti nel territorio di San Severo. La Regione, sotto il titolo “Sono in corso le operazioni di chiusura del c.d. GRAN GHETTO in provincia di Foggia” ha comunicato:
BARI – 01 MARZO 2017 — “Il presidente della Regione Puglia, MICHELE EMILIANO, da questa mattina sta seguendo gli sviluppi dell’attività in corso. La Regione Puglia, così COME DA ACCORDI INTERCORSI CON LA PREFETTURA E CON IL COMUNE DI SAN SEVERO, da mesi ha messo a disposizione gli spazi dell’Azienda Agricola “Fortore”, nella quale si sta sperimentando con successo il binomio ospitalità-lavoro. Da luglio scorso ad oggi CIRCA CENTOVENTI sono le persone accolte. La Regione Puglia ha deciso di supportare anche il COMUNE DI SAN SEVERO che ha messo a disposizione spazi per accogliere altri migranti che vivevano fino ad oggi nel “GRAN GHETTO”. Il “gran ghetto”, accampamento sorto vent’anni fa IN AGRO DI SAN SEVERO E NELLE VICINANZE DI RIGNANO, è – secondo il presidente EMILIANO – “UNA VERGOGNA CRESCIUTA PER ANNI NELL’INDIFFERENZA”. Nel febbraio 2016 il Presidente della Regione Puglia aveva depositato alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari una denuncia per RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ. A questa denuncia aveva fatto seguito il decreto di sequestro del suolo sul quale, da qualche giorno, la DDA ha revocato la facoltà d’uso, dando così avvio alle operazioni odierne. In attesa della conclusione delle operazioni il presidente MICHELE EMILIANO esprime il suo “ringraziamento a tutte le Istituzioni e le realtà associative e sindacali che, in rete, hanno permesso di arrivare al risultato che si sta perseguendo oggi”.
LA REDAZIONE