L’OPERA BENEFICA DEI SACERDOTI SALESIANI NELLA NOSTRA CITTA’

PRESENTATO DAL ‘CRD’ IL BEL LIBRO DI CAMILLO ANTONIO RAGO
Lo scorso 17 ottobre, nella sala conferenze della Biblioteca Comunale “Minuziano”, il Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata (CRD), col patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha presentato il bel libro di CAMILLO ANTONIO RAGO “L’OPERA SALESIANA A SAN SEVERO-DAL 1905 AI GIORNI NOSTRI”. Dopo un’introduzione del giornalista ANTONIO d’AMICO, moderatore di circostanza, che ha ricordato i fatti tragici della cronaca nera locale recente che rendono ancora più amaro il ricordo di quanto preziosa fosse la presenza dei sacerdoti Salesiani a San Severo, conclusasi nel 1968, ha portato il saluto ufficiale dell’Amministrazione Comunale l’Assessore alla Cultura CELESTE IACOVINO, prodiga di proposte utili e concrete per un nuovo riscatto della condizione giovanile nella realtà cittadina. Ha quindi preso la parola il Presidente del ‘CRD’ GIUSEPPE CLEMENTE, che ha evidenziato l’imponente documentazione del libro di RAGO, capace di restituire alla memoria della nostra collettività un tassello della sua irripetibile storia degli anni dall’apertura del 1905 alla chiusura dell’Istituto Salesiano. A seguire, dopo una breve descrizione della difficile situazione socio-economica di San Severo tra l’ultimo decennio dell’800 e i primi anni del 900, RAGO ha ricordato i rapporti che intercorsero tra alcuni illustri personaggi sanseveresi, tra cui don FRANCESCO SAVERIO NARDELLA, la contessa ASSUNTA FRACCACRETA e don MICHELE RUA, successore di DON BOSCO e Rettore Maggiore dei Salesiani d’Italia. L’Autore del libro sulla benefica opera svolta in loco dai Salesiani, ha ancora ricordato la vita dell’Istituto, come quella dell’Asilo infantile “M. Trotta” e dell’Oratorio delle figlie di Maria Ausiliatrice, segnate dagli eventi del Paese, dai contrasti politici locali e, soprattutto, dalle due guerre mondiali. Ma nonostante ciò il mondo salesiano di casa nostra riuscì sempre a riprendersi e a proseguire la sua opera benemerita, fino al naturale esaurirsi della sua funzione con le migliorate condizioni sociali ed economiche del Paese. «Ciò che resta dell’Istituto Salesiano – si legge nel testo – è un luogo della memoria, della nostra memoria, non certamente istituzionalizzato e celebrato come i castelli svevi e i siti archeologici di cui è ricco il territorio, ma pur sempre ricco di storia, una storia certamente piccola, ma importante per la collettività, e, come tale, da preservare».Ha infine preso la parola il Direttore della nostra ‘Gazzetta’ DESIO CRISTALLI, che ha ricordato tutto quanto fu – INUTILMENTE… — fatto negli anni successivi alla chiusura del prezioso Istituto di Viale San Giovanni Bosco per ottenerne la riapertura e l’impossibilità di un risultato del genere in tempi socialmente aridi come quelli attuali, incapaci di creare i presupposti perché un tale ‘miracolo’ possa riuscire. Una conclusione amara ma realistica dell’odierna situazione sanseverese. Tra il numeroso pubblico, notata la presenza degli ex Sindaci ANTONIO CARAFA e MICHELE COLOGNO, oltre a quelle di LUCIA ERCOLINO, ‘bandiera’ storica dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di San Severo, del neo-dirigente del Settore culturale comunale FRANCESCO RIZZITELLI e di numerosi rappresentanti di benemeriti sodalizi socio-culturali della Città.
LA REDAZIONE
