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“L’ORTO, UN GIARDINO DA GUSTARE”: AL “FRACCACRETA” DI SAN SEVERO LA CULTURA DELLA NATURA PER L’INCLUSIONE.

LA D.S. COLANGELO, “Sicurezza alimentare, salute, benessere ed educazione sostenibile, questi i punti fondanti del progetto”.

Come fare inclusione con la cultura della natura? Ci ha pensato l’ITES “A. Fraccacreta” di San Severo attraverso un progetto del Dipartimento Sostegno dell’Istituto di via Adda. “Non mi sono mai concentrato sui limiti della mia condizione ma ho sempre cercato di intuirne le possibilità, le sfide che poteva lanciarmi” (Oscar Pistorius): è uno dei vari aforismi che rappresentano, al meglio, il senso della nuova iniziativa formativa, in corso di svolgimento, all’I.T.E.S. “A. Fraccacreta”.
Il progetto, dal titolo “L’orto, un giardino da gustare”, che coinvolge gli alunni B.E.S. dell’Istituto, i docenti di Sostegno ed il personale ATA, è stato ideato dai docenti Antonietta Lombardi (responsabile), Nadia Salvitto, Margherita Sordillo, Gianni Giammetta e Giuseppe Pescume e terminerà a giugno 2022.
“Il progetto, attraverso l’esercizio della manualità e l’apprendimento di nuove abilità- ha dichiarato la prof.ssa Nadia Salvitto- mira a costruire, per gli alunni B.E.S., percorsi di valorizzazione delle competenze, di accrescimento dell’autonomia e, quindi, di inserimento nella vita attiva, con l’ulteriore obiettivo di migliorare l’autonomia e l’autostima degli stessi e, quindi, ad evitare il rischio di emarginazione e di esclusione sociale”.
La proposta culturale prevede lo svolgimento, in orario curriculare, di attività teorico-operative nell’orto didattico sito nel giardino dell’Istituto “Fraccacreta” con il supporto di metodologie didattiche di cooperative learning, tutoring e ricerca-azione.
“Ciò- ha aggiunto la prof.ssa Salvitto – per sviluppare e diffondere, altresì, la cultura di un sano rapporto tra uomo, cibo, natura ed ambiente e la cultura del bello nonché per sviluppare la curiosità e l’abitudine all’osservazione dei fenomeni naturali”.
Davvero interessante, dunque, tale percorso istituzionale anche perché consentirà di acquisire ed applicare, peraltro, il metodo scientifico sperimentale nel lavoro di ricerca.
“Le attitudini degli studenti- ha concluso la Dirigente prof.ssa Maria Soccorsa Colangelo- rappresentano, per noi del “Fraccacreta”, risorse importantissime da curare per sviluppare diverse competenze spendibili nel contesto sociale e lavorativo. L’orto didattico rientra, così, tra le migliori strategie metodologico-didattiche per vivere l’apprendimento in modo inclusivo ed efficace”.

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