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L’Ospedale “TeresaMasselli Mascia” di San Severo va difeso e valorizzato…

Su sollecitazione dei ComitatIPro-Ospedale e della Presidente della IV Commissione, la Consigliera Arcangela De Vivo,  il  giorno 14 novembre scorso si è tenuto, a distanza di circa due anni dal primo, il secondo Consiglio comunale monotematico  incentrato sulla situazione dell’ Ospedale  “TeresaMasselli Mascia”di San Severo.

Alla seduta sono state invitate tutte le figure Istituzionali e politiche del territorio e della regione a partire dall’ Assessore alla Sanità Regionale,  nonché Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, i Consiglieri regionali, i Deputati locali , il Direttore Generale dell’ASL di Foggia  Vito Piazzolla,  tutti i Sindaci dei paesi limitrofi che sono  bacino di utenza per l’ospedale di San Severo, e tutte le associazioni sensibili alla problematica dell’ospedale.

La richiesta di una seconda convocazione di un Consiglio comunale  monotematico sull’ Ospedale  “TeresaMasselli Mascia”di San Severo è stata necessaria per la preoccupazione degli operatori del settore e degli  abitanti di San Severo e dei paesi limitrofi e per le forti criticità  già emerse nel primo Consiglio Comunale monotematico svoltosi  due anni fa e che ancora  permangono a tutt’oggi, con un aggravio,nel frattempo,di ulteriori altri disagi,a cominciare dai reparti di Ortopedia e del Pronto Soccorso, per finire alla  problematica della cucina .

Con il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera della Regione Puglia,ai sensi del decreto Ministeriale n.70/2015  e della legge di stabilità del 28 dicembre 2015, nel 2016  il Presidio Ospedaliero “TeresaMasselli Mascia” ha meritato sul campo la classificazione di struttura ospedaliera di 1° livello , grazie alla professionalità di tutti i lavoratori dei vari reparti , i quali con la loro dedizione e il loro impegno  hanno permesso di raggiungere gli standarddi prestazioni  sia quantitativi che  qualitativi  corrispondenti ai livelli di prestazioni previsti nel D.M.70/2015.

 Prestazioni che, se non venissero  mantenute per numero e qualità ai livelli stabiliti dal DM 70/2015 , potrebbero determinare  un depotenziamento dei vari reparti,con la concreta possibilità che il P.O. “TeresaMasselli Mascia” venga , in un prossimo futuro, declassato  dal 1° livello a Presidio Ospedaliero di Base, con la conseguenza di provocare forti disagi per la salute  agli 200 mila utentidel bacino territoriale che fa capo al P.O.”TeresaMasselli Mascia” di San Severo. Oltre al fatto che, essendo l’ ospedale posizionato geograficamente  ai confini della regione  Molise e della regione Campania, molti utenti potrebbero migrare negli ospedali di queste due regioni  per essere curati, determinando  in tal modo un danno economico per la Regione Puglia.

I cittadini,  con il Consiglio comunale  aperto, attendevano dal Direttore Generale dell’ASL   Vito Piazzolla e dall’Assessore alla Sanità Michele Emiliano(che però era assente) delle risposte sulla mancanza di stabilizzazione dei primari  nei reparti di Ortopedia (dove vi è un facente funzione da 8 anni ) e di chirurgia generale ( con un facente funzione da circa 2 anni), sulla mancanza del personale medico nei reparti di Anestesia, Ortopedia, Oculistica e nel Pronto Soccorso, questo solo per citare i casi più gravi , oltre al personale paramedico.

Ci saremmo aspettati dal Direttore Generale  che fosse venuto  a dirci che stava espletando  i concorsi per stabilizzare i primari, i medici specializzati e il personale paramedico, che non avrebbe  accorpato  i reparti  per mancanza di personale, che avrebbe provveduto a fornire un servizio di parto analgesia (parto indolore) al   fine di valorizzare il reparto di Ginecologia-Ostetricia, che si sarebbe interessatoa realizzare alcuni reparti come Urologia, Neurologia ed Oculistica, in modo che il nostro Ospedale fosse pienamente rispondente agli standard richiesti  dal D.M. 70/2015.

Avremmo voluto , in sostanza, che ci fornisse un piano programmatico di come valorizzare il P.O.” TeresaMasselli Mascia” di San Severo.

Invece  ci ha esposto una serie di difficoltà  scaricando sul Ministero della Pubblica Istruzione la responsabilità per non aver programmato un numero adeguato di laureati in medicina e di  specializzandi  (anestesisti, ortopedici, oculisti etc. etc.)  da  utilizzare  sul  territorio; ha messo in evidenza la mancanza di soldi per ammodernare i vari reparti, ricordando il piano di rientro di cui soffre la sanità pugliese; successivamente ha chiamato in causa  la burocrazia che  ha impedito,a tutt’oggi, le autorizzazioni necessarie per utilizzare il parcheggio interrato. Per la cucina devono ancora chiarirsi le idee  su cosa fare.

Purtroppo la sua disponibilità in Consiglio comunale  è stata di  breve durata, nonostante che l’Amministrazione per ben due volte abbia dovuto spostare la data di convocazione del Consiglio comunale per permettergli di essere presente. A distanza di due anni, un Dirigente Generale  dell’ASL  non può venire, in un Consiglio comunale monotematico aperto,  con delle  risposte evasive su tutti  i fronti  e senza ascoltare adeguatamente le associazioni invitate e i Consiglieri che pazientemente hanno dovuto ascoltarlo senza poter replicare opportunamente.

 Gli operatori del settore (medici, infermieri, operatori socio-sanitari  e tutti gli amministrativi) non possono assistere a un continuo impoverimento dei reparti e dell’intera struttura con la conseguenza di vedersi attribuire delle colpe, che essi non hanno, per un eventuale declassamento del P.O. “Masselli-Mascia “di San Severo.

I sanseveresi  e tutti i cittadini limitrofi non meritano questo stato di precarietà e di incertezze  riguardanti un presidio ospedaliero fondamentale per la propria salute e chiedono che la Regione  dia delle risposte chiare e definitive fornendo un piano programmatico in cui siano chiari le modalità e i tempi su  come poter valorizzare il P.O. “Masselli-Mascia “.

                                                                                                 bubbaIL Consigliere comunale

                                                                                                Antonio Giuseppe Bubba

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