LOTTA ALLA CRIMINALITÁNESSUN OSTACOLO ALLA PRESIDENZA, MA DISAPPUNTO PER L’ESITODEI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Bari, 13 mar. – Occorreva dare un segnale di coesione e di massima attenzione all’emergenza criminalità, ma mi pare si sia partiti con il piede sbagliato.
L’insediamento della Commissione regionale di studio e inchiesta del fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, come era stato fatto rilevare dal collega di Forza Italia nel corso della discussione prima della votazione, secondo quanto previsto dall’art.2, comma 21, della LR 29/2016, avrebbe dovuto seguire un percorso prestabilito.
Fatto salvo il riconoscimento della presidenza della commissione a un rappresentante dell’opposizioni, così come stabilito dall’art.31, comma 2, dello Statuto regionale, c’era necessità di ottemperare ad alcune disposizioni per evitare inutili divisioni tra i componenti della commissione.
Non ho quindi partecipato al voto non in protesta alla nomina di Rosa Barone e di Mario Pendinelli, rispettivamente alla presidenza e vicepresidenza della Commissione, ma per non prestare il fianco a interpretazioni statutarie che avrebbero finito per eleggere un ufficio di presidenza con il peccato d’origine del mancato riconoscimento della proporzione tra componenti della maggioranza e della minoranza.
Sono sicuro che il presidente Mario Loizzo, garante dello statuto regionale e dei rapporti tra le varie forze politiche presenti in Consiglio regionale, saprà farsi portavoce della necessità di garantire massima efficienza e rimuovere ogni ostacolo alla proficua collaborazione tra tutti i componenti della Commissione, nell’interesse di un lavoro utile alla Puglia.
Così come la presidente Barone avrà modo di recuperare, al di là del programmi di azione della Commissione, il rapporto con tutti i componenti della Commissione che non deve prestare il fianco a interpretazioni politiche o lasciare in sospeso questioni che possono influire sul positivo esito del lavoro di contrasto alla illegalità e alle mafie.
Solo recuperando la piena condivisione delle procedure il lavoro della commissione sarà essere un altro riferimento importante nell’attuazione di politiche di contrasto alla illegalità e alla criminalità organizzata ma, come ho più volte sottolineato, non può bastare, perché agli studi e alle analisi dei fenomeni malavitosi deve accompagnarsi una risposta decisa dello Stato e delle istituzioni con un rafforzamento del controllo del territorio, un aumento del personale nei tribunali e più carceri, così da garantire processi veloci e la certezza della pena, come recentemente ha evidenziato la Commissione Europea nel suo rapporto semestrale.
Rimosso questo vizio d’origine, alla presidente Barone, oltre l’augurio del gruppo Popolari, andrà anche la piena collaborazione in un lavoro difficile ma che avrà importanti ricadute nello studio e, quindi, nel contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata in Puglia.