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Maria Teresa Infante, poesia e valore civico – il percorso dell’autrice sanseverese

Insieme al tratto letterario e poetico, ogni autore ha un proprio modo di vivere l’arte, che può spingersi dall’opera alla relazione, fino all’attivismo sociale e alla lotta per l’affermazione di idee e diritti. E’ così per l’azione artistica di Maria Teresa Infante, poetessa e scrittrice sanseverese, che annovera accanto alle sue pubblicazioni e ai numerosi riconoscimenti il ruolo di editore e di poetessa impegnata da numerosi anni contro la violenza sulle donne, andando oltre il pressing informativo della relativa giornata nazionale.

Nasce così il gruppo “Ciò che Caino non sa…” insieme a tre antologie che raccolgono contributi di autori provenienti da tutta Italia, come convegni sul tema – l’ultimo a Recanati nel 2015: preziosi momenti di incontro e riflessione su un dramma che attanaglia tante famiglie e che spesso viene taciuto. Il 25 novembre 2016 Amnesty International imprime due versi tratti da ”Agnese” (poesia sullo stupro da parte del branco, inserita nella silloge ”C’è sempre una ragione”) sul ”MURO” a Busto Arsizio. Tra le pubblicazioni di Maria Teresa Infante sul tema da menzionare “Rosso Sangue”.

Vice Presidente dell’associazione culturale l’Oceano nell’anima, fondatrice e presidente del Premio Internazionale di Poesia “Ciò che Caino non sa” a tema imposto, contro la violenza di genere e verso i minori, è collaboratrice e direttrice artistica del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea Lucius Annaeus Seneca, affiancando alla scrittura la ricerca di nuovi autori e la loro valorizzazione attraverso pubblicazioni, presentazioni letterarie e premi.

Collaboratrice del mensile “Corriere di San Severo”, del “Corrierepl.it”, di “Alessandria Today” e capo redattore della rubrica letteraria Oceano News, è responsabile editoriale di Oceano Edizioni e redattore per la Puglia delle Riviste letterarie nazionali La Ballata e Fiorisce un cenacolo, aprendosi ad una comunicazione giornalistica messa a disposizione degli autori e delle inizitive condivise.

Una visione aperta della condizione artistica, del sapere e della libera opinione che, sorvolando su consumati personalismi, giunge all’incontro e all’esplorazione, come alla sperimentazione e alla scoperta di nuove formule e linguaggi, per passare dalla scrittura in versi a quella narrativa, col romanzo Il richiamo, Oceano Edizioni (2017): vincitore tra gli altri del VIII Premio Letterario Lupo, del Premio Helianto, Roma 2020 e del XVIII Premio letterario Città di Mesagne.

“Torneremo a guardare il mare” è invece la sua ultima raccolta di prosa/poesia. Uscita per Oceano Edizioni nel 2021, porta i segni della pandemia, delle difficoltà di relazione, della paura e delle speranze legate a questi anni. Timori che non frenano la scrittura, pur nella consapevolezza che alla fine di questa lunga notte non saremo più gli stessi.

“La poesia per me ha un ruolo fondamentale, è una parte di me a cui non potrei mai rinunciare. Una presenza che non mi lascia mai sola e che mi completa, attraverso una scrittura che io voglio autentica, spontanea e mai costruita, accogliendo i momenti di silenzio, che so essere di elaborazione” spiega la poetessa. La solitudine? Necessaria all’autore, ma non deve mai diventare isolamento, come avvenuto in conseguenza della pandemia.

Un caos, quello di questi due anni, vissuto da attenta osservatrice sia dei moti sociali che di quelli interiori, dimensioni parallele e complementari che fanno da sfondo ad una scrittura vibrante, lucida e carica di tensione vitale che non è certo sfuggita agli organizzatori del PREMIO ECCELLENZA DONNA, PROVINCIA DI FOGGIA 2022, II Edizione, tenutosi martedì 15 marzo presso il Circolo FdI San Severo. Un evento nazionale che vede la nostra cittadina protagonista grazie ad una delle sue più concrete autrici ed operatrici culturali, riconosciuta nel valore della sua opera artistica ed umana, per Passione – Merito – Coraggio. Presenti, insieme al rappresentante regionale, gli esponenti politici cittadini e locali.

Un’occasione importante per accendere i riflettori sul ruolo e sul valore della donna, in una terra, la Capitanata, sempre più bisognosa di nuove risposte e risorse. Un momento di incontro atteso, stando alle conseguenze pandemiche, che ha ricordato a tutti il valore dell’essere insieme, dello scambio di sorrisi, sguardi, parole, che riaccendono la voglia di fare e condividere.

Una poesia magmatica, quella di Maria Teresa Infante, che sa acquistare forme diverse, in una evoluzione costante: bellezza che rivendica la forza della parola e si oppone al dolore della pandemia, alle facili classificazioni sociali come all’orrore della guerra, stilizzato dalla triste routine massmediatica.

Sullo sfondo il brusio di una classe intellettuale messa ai margini, che appare confusa, spaurita, incapace di esprimere una posizione netta, planando su un tessuto sociale ormai diviso da una cultura individualista, figlia di un modello economico acclarato ma fallimentare.

Si aggiungano la difficoltà tutta italiana di leggere (ultimi in Europa tra i lettori forti), il calo dello spessore culturale medio, come la distrazione del pubblico verso gli artisti estranei al mainstream, il percorso degli artisti ed autori rimane tutto in salita, nel suo pur intatto valore sociale.

Mentre è all’attenzione dei lettori la sua ultima silloge EXTREMA RATIO (Genesi Editrice), che ha ottenuto la Dignità di stampa al Premio letterario “I Murazzi” di Torino 2021, con prefazione del direttore della CE Sandro Gros-Pietro, in cantiere la pubblicazione di due nuove romanzi, che segnano tenacia e crescita stilistica per l’autrice sanseverese.

Per approfondimenti:

Maria Teresa Infante, Co-Fondatrice di Wiki Poesia dal 2020

 https://www.wikipoesia.it/wiki/Maria_Teresa_Infante

Blog – https://mariateresainfante.com/

http://www.oceanonellanima.it/oceano/

Pagina Facebook https://www.facebook.com/maria.t.infante.

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