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MARINA DI LESINA: LA REGIONE PUGLIA PROGRAMMA FINALMENTE (!!!) I LAVORI AL CANALE ACQUAROTTA

1. COSA C’E’ DI NUOVO? — In attesa della notizia che aspettiamo da 10 anni, quella che annuncerà l’inizio dei lavori di mitigazione del rischio idrogeologico, arriva una bella notizia che ci addolcisce un po’ la bocca soprattutto perché da tempo sollecitavamo quanto è stato messo in atto in questi giorni. Il 10.11.2016 La Regione Puglia, con la firma dell’ing. LUCIA DI LAURO, Soggetto Attuatore ed anche R.U.P. (Responsabile Unico Procedimento) per quanto riguarda Marina di Lesina, fa partire il Bando di Servizi attinenti alla redazione del Progetto definitivo ed esecutivo, per le indagini geologiche e geognostiche, per le prove di laboratorio e per il Coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione relativamente alla sistemazione del Canale Acquarotta con “Regolarizzazione delle sezioni lungo l’asta del Canale dalla foce all’imbocco nel lago per il ripristino della originaria sezione e ripristino ponti”. I documenti allegati al Bando di Gara chiariscono diversi aspetti e dicono come deve essere portato avanti l’incarico tecnico. L’obiettivo è quello di “…realizzare la sistemazione del Canale Acquarotta mediante la sostituzione delle attuali difese delle sponde in GABBIONATE riempite di pietrame con pareti e fondo canale in struttura in c. a. nonché la riprofilatura delle sponde”. Il tutto per una lunghezza di 1.000 ml corrispondenti al tratto di Canale dove sono presenti le formazioni gessose con più alta densità di voragini e dissesti. I dati forniti agli aspiranti progettisti sono i seguenti: a) Larghezza minima del Canale: 11,00 m; b) Altezza delle sponde: 2.80/3.00 m; c) Eliminazione delle gabbionate; d) Sistemazione o nuova costruzione dei due ponti sul Canale; e) Scopi principali dell’intervento: e1) arrestare il drenaggio operato dal Canale nei confronti dell’acquifero e la salinizzazione delle acque di circolazione; e2) inibire la trasmissione del segnale di marea; e3) consolidare le zone più dissestate e con più alta densità di fenomeni fessurativi e degenerativi; e4) migliorare gli scambi idrici mare-laguna con l’allargamento della sezione del Canale nel tratto di intervento. L’importo a base d’asta per tutte le prestazioni, al netto di CNPAIA ed IVA, è pari a 201.835,68 EURO. La scadenza del bando è il 31 DICEMBRE 2016. Il progetto definitivo deve essere portato a termine entro 60 giorni dalla comunicazione all’aggiudicatario da parte del RUP. Il progetto esecutivo deve essere portato a termine entro 40 giorni dalla comunicazione da parte del RUP di approvazione del progetto definitivo. Il tutto tenendo conto degli studi geologici, idrogeologici, geotecnici e sismici già in possesso della Stazione Appaltante e dei vari vincoli esistenti.
2. COMMENTO – E’ stato fatto un passo importante che aspettavamo da tempo e che abbiamo continuato a sollecitare al RUP soprattutto dopo che erano finite le vicende giudiziarie relative ai tanti ricorsi successivi alla Gara d’Appalto conclusasi il 31.12.2013 e relativa ai lavori di mitigazione del rischio idrogeologico. Le osservazioni che riteniamo opportune sono riportate di seguito. a) I lavori di mitigazione del rischio, che dovrebbero iniziare a breve, devono coordinarsi con i lavori che saranno proposti dal progettista aggiudicatario dell’incarico. b) I lavori che con questo Bando si cercano di chiamare con nomi strani per l’Associazione sono quelli che da sempre sono stati da noi riassunti nella voce “IMPERMEABILIZZIAMO IL CANALE!”. Perciò, ad evitare equivoci, ricordiamoci che I LAVORI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO HANNO SENSO SOLO SE SI IMPERMEABILIZZA IL CANALE. c) Se non si entra nell’ottica che gli altri lavori sono di completamento dell’impermeabilizzazione si rischia di fare un buco nell’acqua; il progetto esecutivo dovrà definire esattamente le modalità di esecuzione dell’impermeabilizzazione. d) C’è il pericolo che, con la descrizione proposta ai concorrenti, si finisca di dimenticare quello che da sempre è stato il nocciolo del problema: LA POSA IN OPERA DELLE GABBIONATE E’ STATA LA VERA CAUSA DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO PERCHE’, VENENDO A MANCARE L’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL CANALE, L’ACQUA ENTRATA NEL SOTTOSUOLO HA EROSO IL GESSO. e) Nella zona al di fuori di quella gessosa (1.200 m) non si fa nulla dando per scontato che nessun pericolo possa arrivare da quel tratto. f) Allo stesso modo non si fa nulla nella zona verso BOSCO ISOLA, dove il fenomeno delle voragini è veramente drammatico. Nessuno se ne è mai interessato seriamente solo perché la zona è coperta da abitazioni anche se è molto trafficata nella stagione balneare. g) Nel Bando di Gara si parla di ELIMINAZIONE DELLE GABBIONATE, ma forse nessuno sa che, quasi dappertutto, sotto le gabbionate c’è la vecchia struttura in c. a. degli anni ’30 (sponde efondo) che nessuno ha mai tolto e che è molto difficile togliere; ovviamente il progetto che non prevedesse questa asportazione porterebbe alle immediate riserve dell’impresa aggiudicataria dei futuri lavori con blocco degli stessi. h) Riteniamo necessario che questi lavori siano eseguiti dalla stessa Impresa che eseguirà i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico. E’ STATO UN GRAVE ERRORE OPERARE IN MODO CHE AVREMO APPALTI SEPARATI E MAGGIORI POSSIBILITÀ DI CONTENZIOSO E RITARDI. COMPITO DELLA STAZIONE APPALTANTE È QUELLO DI ESERCITARE UNO STRETTO CONTROLLO PER EVITARE CHE QUESTO ACCADA. — Bresso 18.11.2016 —
ing. ANTONIO PALMA
Ass. Pro Lesina Marina

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