MOVIMENTO CONSUMATORI: A OLTRE 4 MILIONI DI PENSIONATI (TANTI IN PUGLIA E CAPITANATA) NEGATO UN DIRITTO ACQUISITO

STRISCIA’ IN CAPITANATA PER QUESTA STORIA DI FOLLIA POLITICA
CENTINAIA SONO LE RICHIESTE DI MAGGIORI DELUCIDAZIONI CHE I CITTADINI PENSIONATI CI RIVOLGONO ED ALLORA FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA — Nel dicembre 2011, la Ministra FORNERO “con le lacrime agli occhi” con l’art.24 comma 25 D.L. n.201 del 06.12.2011 “sospendeva la rivalutazione della pensione per gli anni 2012–2015”. In pratica, non rivalutando la pensione rispetto alla svalutazione, ne riduceva drasticamente il potere di acquisto. Esempio: una pensione lorda annua di 30.000,00 EURO senza rivalutazione annua, avrà come potere d’acquisto un valore di 28.200,00 EURO con una perdita annua quindi di 1.800,00 EURO. Questa perdita, moltiplicata per almeno 25anni (si spera), ammonterà a 45.000,00 EURO. In data 30.4.2015, la Corte Costituzionale con la sentenza n.ro 70 ha stabilito che non è legittimo sospendere la rivalutazione, sconfessando così di fatto la LEGGE FORNERO. A seguito di questa, nel 2015 il GOVERNO RENZI, anziché adeguarsi alla sentenza, elargendo così oltre 8 miliardi di euro agli aventi diritto, ha messo a disposizione solo 2,180 miliardi, stabilendo di versare un “bonus una tantum” suddividendo tre scaglioni: -750 euro per le pensioni fino a 1700,00 EURO; €.450,00 EURO per quelle fino a 2.200,00 EURO e 258 EURO per quelle fino a 2.700,00 EURO, e per quelli che percepivano oltre i 2.700,00 “assolutamente nulla”. Ma qui parliamo di bonus una tantum! Ma altro non è che una parte (circa ¼) di quanto il pensionato ha effettivamente maturato. Quindi non sarebbe un bonus ma un mero acconto… E vi è di più, versando questo bonus una tantum, il Governo, disattendendo la Sentenza, ha negato di fatto il diritto al pensionato di ricevere anno per anno e per tutti gli anni a venire, la rivalutazione della sua pensione, rendendolo sempre più povero. MA CHI PUO’ E DOVREBBE FARE RICORSO? Possono fare ricorso tutti i pensionati che, al 31.12.2011 percepivano una pensione mensile netta da 1.088,00 EURO in su, ovvero tutti quelli che hanno patito l’illegittima LEGGE FORNERO. Cosa non accaduta per le pensioni inferiori “così dette minime”, a cui è stata concessa la normale rivalutazione.
dr. BRUNO MAIZZI
Vicepresidente Nazionale
“Movimento Consumatori”
Fin qui il comunicato del Movimento Consumatori. Va aggiunto che mercoledì 5 ottobre scorso BRUNO MAIZZI (nella foto con l’inviato barese PINUCCIO) ha rilasciato a Foggia una dichiarazione…pepata al punto giusto a STRISCIA LA NOTIZIA su questi ‘problemacci’ creati dalla solita, ordinaria follia politica nazionale per sanare i quali, in questi giorni, parteciperà anche ad un qualificato dibattito televisivo a Roma. La nomina di MAIZZI alla Vicepresidenza Nazionale del MOVIMENTO CONSUMATORI è indubbiamente un motivo d’orgoglio per la nostra Città, per la Capitanata e la Puglia intera ed una garanzia in più per i tanti Cittadini di questo Paese quotidianamente vilipesi da leggi sciagurate e scialacquatrici e da una politica, a tutti i livelli, sempre più distante dalle reali necessità della gente.
DESIO CRISTALLI
