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Murè a San Severo – Dal 28 aprile al 5 maggio al teatro “Verdi” la mostra “Movimenti Astratti”

 Si terrà giovedì 28 aprile alle 18, presso il Teatro “Verdi” di San Severo, l’inaugurazione della mostra di “Pasqualino Festa” in arte “Murè”. All’evento parteciperanno, oltre all’artista, Francesco Miglio, sindaco di San Severo, Celeste Iacovino, assessore alla Cultura del Comune di San Severo, Gaetano Cristino, critico d’arte e Lulù La Porta, curatrice. La mostra sarà visitabile tutti i giorni presso il Foyer del Teatro Verdi dalle 18 alle 20 e tutta la giornata di domenica 1 maggio. Dopo prestigiosi riconoscimenti, nazionali ed internazionali, Murè finalmente torna ad esporre in Capitanata, dandoci l’opportunità di ammirare 26 capolavori della sua produzione “astrattista”, carichi d’intensità emotiva e volontà di rinnovamento. Per storia e tradizione, San Severo ha sempre avuto un ruolo di primissimo piano nel panorama culturale provinciale e regionale. Il Barocco; le opere di “Paz”, Andrea Pazienza; il teatro “Verdi” punto di riferimento e avamposto di tante “prime” nazionali e di importanti sperimentazioni culturali. “Nel solco di questa tradizione di grande prestigio, siamo felici di ospitare una mostra del più importante pittore di Capitanata: Pasqualino Festa “Murè”. “Il colore è un mezzo per esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto; l’occhio il martelletto che lo colpisce; l’anima lo strumento dalle mille corde”. Così scriveva il grande pittore russo Vassilij Kandinskij. E c’è qualcosa della sua straordinaria arte astratta nelle esplosioni di colori, nel calore e nel grande dinamismo delle opere di Murè. Il suo è uno sguardo di amore verso le realtà che dipinge: uno sguardo nostalgico ma, al tempo stesso, lucido, vigile, pronto a percepire il mondo circostante e le sue vertiginose trasformazioni. Con questa sua mostra “Movimenti Astratti”, Murè ci da la possibilità di riflettere su ciò che è attorno a noi: un universo circostante al quale ci legano affetti, ricordi, gioie e dolori. Ma un universo comunque in continuo movimento, in profonda evoluzione. Murè riesce a infondere a tutti i suoi lavori quel tocco di “realismo magico” mirabilmente rappresentato da Gabriel Garcia Marquez. E noi siamo orgogliosi di poter ospitare i suoi capolavori perché abbiamo pensato a questa sua rassegna come parte integrante di un processo – che stiamo implementando da circa due anni – di rilancio culturale della nostra bellissima città.L’arte, la cultura come volano di sviluppo per il rilancio del nostro territorio, risposta alla criminalità e alla disoccupazione. L’arte, la cultura intesi come Nuovo Rinascimento per ridare a San Severo tutto il lustro e il prestigio che merita. È questo il percorso che abbiamo intrapreso con coraggio da circa due anni. L’arte è qualità della vita, emancipazione e riscatto sociale, sviluppo e progresso. Crediamo in questa sfida e la porteremo avanti con determinazione e passione”, afferma Miglio. “La presenza di Pasqualino Festa, in arte “Murè”, qui a San Severo è frutto di una programmazione in materia di politiche di promozione culturale attenta e oculata. Abbiamo voluto questa iniziativa perché crediamo che arte e cultura possano essere elementi strategici per il rilancio della nostra città. E sotto questo profilo proseguiamo la nostra sfida per un Nuovo Rinacimento con un evento di alta qualità. “Dipingere non è un’operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione fra questo mondo estraneo ed ostile e noi”, affermava Pablo Picasso. E io credo che questa forma di magia sia presente nella mostra “Movimenti astratti” e nelle opere di Pasqualino Festa “Murè”. Le pennellate intense e vigorose, i “dinamismi” dei suoi quadri ci restituiscono l’idea di un mondo che, volente o nolente, è costretto a cambiare. Luoghi d’origine, terre dimenticate, metropoli, borghi: lo sguardo attento di Murè tutto “cattura” e ci restituisce attraverso trionfi di colori, magnetismi cromatici, movimenti vorticosi. Le tele di Murè sono un piacere per gli occhi e per lo spirito. La realtà che ci “offre” è quella che vediamo ogni giorno ma, magari, non osserviamo con attenzione. Pittore affermatissimo a livello nazionale e internazionale, Murè è da anni il più importante artista di Capitanata. E basterebbe già questo a rendere questa sua Kermesse nella nostra città degna di attenzione. In realtà, però, c’è molto di più. Perché con “Movimenti astratti”, Murè compie un percorso al tempo stesso interiore ed esteriore. Scandaglia tra i luoghi degli affetti “traducendoli” con luci e colori diversi, inconsueti. In sostanza, ci invita a riflettere con maggiore attenzione sulla realtà circostante per coglierne ad ogni istante cambiamenti impercettibili ma davvero significativi. Come direbbe Eraclito “tutto scorre” e Murè lo evidenzia con grande forza espressiva”, conclude Iacovino

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