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MUSICA – LUIGI ROSSI, L’ENFANT PRODIGE DI TORREMAGGIORE CHE CONQUISTO’ L’EUROPA

Ogni epoca ha le sue personalità, uomini che nelle diverse discipline riescono distinguersi e a lasciare un segno. In questo caso parliamo del musicista Luigi Rossi.
Nato a Torremaggiore, in provincia di Foggia, alla fine del 1597, si distingue sin da piccolo per le sue doti artistiche, incarnando un vero e proprio enfant prodige.
Nato nel cuore antico della cittadina, il quartiere Codacchio, figlio di Donato, aveva ben sei fratelli che lasciò presto, a soli 9 anni, per spostarsi a Napoli; grazie molto probabilmente al sostegno del principe de Sangro.
E’ presumibile infatti che il feudatario offrì al piccolo fenomeno una borsa di studio che gli permise di formarsi nelle grazie del Maestro Jean De Macque, direttore della cappella reale – la migliore scuola che si potesse desiderare.
Come da scritto autografo conservato presso il British Museum di Londra, Rossi visse a Napoli fino ai 23 anni, quindi per quattordici anni, periodo in cui dimostrò oltre alle abilità canore anche quelle musicali: sapeva infatti suonare l’organo, il cembalo ed il liuto.
Ma per il percorso del musicista la città partenopea non basta, così nel 1620 si trasferisce a Roma, alle dipendenze del principe Marcantonio Borghese, personalità di spicco e nipote di Papa Paolo V.
Prosegue così la sua vita artistica che si arricchisce di iniziative e riconoscimenti e lo conduce sette anni dopo a sposare l’arpista Costanza De Ponte – matrimonio di sincero affetto se pur non cesellato dalla nascita di figli.
Assunto come organista presso la chiesa di San Luigi dei Francesi nel 1633, viene raggiunto nella città capitolina dal fratello Giovan Carlo, arpista – anche se solo due anni dopo Rossi si sposterà nella Firenze dei Medici.
Ma sarà nel 1641 che verrà messa in scena la sua prima grande opera: Giuseppe, figlio di Giacobbe, per il libretto di Francesco Buti. Colpito da una grave polmonite nel novembre dello stesso anno, riuscì a sopravvivere e l’anno successivo tornò in scena con Il palazzo incantato di Atlante: il libretto sarà di due illustri personalità, monsignor Giulio Rospigliosi, futuro Papa Clemente IX, e di Ludovico Ariosto.
Caratterizzata da alti costi di produzione, la rappresentazione tenuta presso il prestigioso Palazzo Barberini di Roma ebbe un successo considerevole, tanto da portare a diverse repliche che non mancarono di produrre problemi di ordine pubblico. Come si direbbe oggi Luigi Rossi era diventato una star!
Ma l’Europa chiama l’enfant prodige di Torremaggiore, che dalla sonnacchiosa cittadina pugliese si era mosso alla conquista del vecchio continente, così pure in seguito ai fermenti e agli eventi socio-politici del tempo viene inviato a Parigi. Qui metterà in scena in scena Orfeo, opera su libretto di Francesco Buti, raccogliendo un successo straordinario che costrinse, insieme alle numerose repliche, persino i nobili e gli amministratori a fare lista d’attesa per un agognato posto in sala.
Ma la vita non risparmia colpi bassi a nessuno e così proprio nella città che accoglie il suo trionfo, il musicista riceve la notizia straziante della morte della moglie Costanza.
Giunto il 1647, con i cambiamenti sociali in atto che riguardavano la sicurezza e la stabilità della monarchia, il musicista pugliese lasciò la Francia e tornò a Roma per riprendere il ruolo di organista.
Morirà sei anni dopo, il 19 febbraio 1653, sepolto nella basilica di Santa Maria in Via Lata, con le cure del fratello Giovan Carlo.
A Luigi Rossi il merito di aver introdotto il melodramma italiano presso la corte di Francia e di aver fondato la cantata da camera. Un catalogo con tutte le sue composizioni fu editato da Alfred Wotquenne. Autore, tra le altre opere, di oltre 200 cantate da camera, nonostante il suo successo continentale fu dimenticato per un lungo periodo, salvo essere riscoperto da certa critica francese e italiana.
Presente nell’enciclopedia Treccani, la sua cittadina d’origine lo ricorda con una strada, il teatro comunale ed il liceo civico musicale a suo nome.
Tra le note biografiche “Luigi rossi, biografia e analisi delle composizioni” F.lli Bocca, 1954.

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