“Na Santarella”, un’esperienza teatrale magica al Fiani-Leccisotti di Torremaggiore

di Ida Ceparano
Nell’auditorium dell’ISISS Fiani Leccisotti di Torremaggiore, il 29 maggio è stato messo in scena lo spettacolo teatrale dal titolo “Na Santarella”.
Un tuffo nella Napoli di fine Ottocento: “Na santarella” è una commedia scritta da Eduardo Scarpetta nel 1899, e la sua rappresentazione nell’Auditorium dell’ISISS Fiani Leccisotti ha portato in scena tutta l’energia e l’atmosfera della Napoli di quel periodo.
“Na Santarella” fu rappresentata la prima volta il 15 maggio del 1889 al teatro Sannazaro di Napoli, dove fu replicata per 110 sere consecutive a teatro esaurito.
Per onorare il suo successo, Edoardo Scarpetta non solo volle decorare l’ingresso del suo palazzo con i tre personaggi protagonisti in terracotta e a grandezza naturale, la madre superiora, don Felice l’organista e Santarella, ma si costruì anche una villa sul Vomero e la chiamò ‘Villa Santarella’. Ecco la villa con il motto di pura marca scarpettiana ”QUI RIDO IO”.
Il protagonista della commedia è Felice Sciosciammocca, il quale si ritrova a vivere una doppia vita, di giorno è impegnato presso il convento delle rondinelle, dove suona musiche sacre e insegna musica alle educande, di notte invece di nascosto dalle monache lascia il convento per esibirsi nei teatri di Napoli, sotto lo pseudonimo di Arturo Maletti, con la sua operetta ‘La figlia dell’imperatore’, ma il suo segreto viene scoperto da Nannina, un’educanda sbarazzina soprannominata Santarella, che sfrutterà questo segreto a suo vantaggio.
Il testo di Scarpetta si distingue per il suo uso del dialetto napoletano e la sua abilità nel ritrarre la vita quotidiana con un tocco di ironia. Inoltre, nella commedia si può individuare un interessante elemento di metateatro, che emerge attraverso l’utilizzo di diverse strategie narrative che mettono in luce l’artificio teatrale e la sua interazione con il pubblico che aggiunge un ulteriore livello di complessità e intrattenimento alla trama. Teatro nel teatro, una rappresentazione teatrale rappresentata all’interno di un’altra rappresentazione teatrale.
Lo spettacolo ha offerto un’opportunità per gli studenti di mostrare il loro talento e di acquisire esperienza nel campo delle arti performative, ha creato un momento di aggregazione e divertimento per gli spettatori, che hanno potuto godere di una serata all’insegna del teatro di qualità.
Il successo di questa rappresentazione teatrale non sarebbe stato possibile senza il contributo fondamentale dell’esperta teatrale M. Rosaria Guerra affiancata dal prof. Antonello Esposito, che nell’ambito del progetto di inclusione “Lapsus teatrale” hanno messo a disposizione la loro competenza e passione guidando ogni aspetto dell’ l’intero progetto, dalla scelta dell’opera alla direzione degli attori, la maggior parte dei quali non avevano mai calcato le scene. Tra i protagonisti, Valentina Russo si è distinta nel ruolo della “santarella” , Francesco Consilvio e Emilo Pio Liemonte hanno fatto un’eccezionale performance nelle vesti del tenente Eugenio Porretti e di don Felice Sciosciammocca, mentre gli altri attori hanno dato il loro contributo interpretando svariati personaggi.
Lo spettacolo si è concluso con l’intervento del nostro dirigente scolastico che ha evidenziato il ruolo essenziale della scuola come presidio di cultura e civiltà sottolineando come la scuola sta contribuendo a riportare il teatro alla comunità di Torremaggiore, nonostante la sua chiusura attuale.
Al termine della serata, i registi hanno preso la parola per esprimere la loro gratitudine al pubblico e presentare gli attori, suscitando grande entusiasmo e divertimento tra gli spettatori divertiti ed entusiasti, che hanno apprezzato immensamente la esilarante commedia alla quale hanno avuto il privilegio di assistere.
