NAZARIO TRICARICO: “MAGGIORANZA DEL FINTO CIVISMO E OPPOSIZIONE DA CATALIZZARE IN PROGETTO COMUNE”

L’OPINIONE…COMUNE di DESIO CRISTALLI
ABBIAMO CHIESTO A NAZARIO TRICARICO (nella foto), COORDINATORE PROVINCIALE DI ‘ITALIA UNICA’ E GIA’ CONSIGLIERE COMUNALE, DI RISPONDERE, PER UN’INTERVISTA FLASH, A UN’UNICA DOMANDA PER UNA ‘FULMINANTE’ OPINIONE SULL’ATTUALE MOMENTO POLITICO-AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ, GIUDICANDO LA COALIZIONE DI MAGGIORANZA E L’ATTUALE OPPOSIZIONE. ECCO COSA CI HA RISPOSTO:
“Partirei da una considerazione: è oramai chiaro a tutti che la nostra città si sta inabissando.Se pensiamo alla questione GIOCO D’AZZARDO per la quale siamo finiti addirittura su ‘La7’, potremmo dire che i cedimenti sono strutturali; non si tratta di una crisi sociale ed economica risolvibile nel breve termine e soprattutto non abbiamo forse tutte le competenze e le risorse necessarie per riprendere subito un cammino, non dico di prosperità, ma quantomeno di NORMALITÀ. Occorre questo punto focale per dare una risposta oggettiva alla tua domanda, caro DESIO. E’ rispetto a questa drammatica situazione che va valutato il ruolo e i limiti della politica locale. La cosiddetta “maggioranza” è in realtà costituita da consiglieri fidelizzati datre note figure di riferimento: MIGLIO, SDERLENGA e DAMONE. Fatta qualche eccezione, non stiamo quindi parlando di politici autonomi in senso stretto ma di brava gente allineata alla volontà dei tre soggetti di cui sopra. Seppure l’intera città abbia oramai compreso il bluff del FINTO CIVISMO TARGATO MIGLIO-DAMONE-SDERLENGA, e nonostante sia chiaro a tutti che quel cambiamento promesso, in realtà, è stato perfino contraddetto con prassi da prima repubblica, i consiglieri di BENE COMUNE continueranno ad autoconvincersi che si debba andare avanti con LO SPETTACOLO DEL NULLA fino alla fine del mandato. Su questo, altro non mi resta da dire, che ognuno dovrà vedersela con la propria COSCIENZA.O, se vogliamo, nel caso in cui non si prenda atto del fallimento, con la propria INCOSCIENZA.Questa situazione è determinata anche dalla momentanea assenza di un’alternativa.Su questo, mi permetto di evidenziare che non si può più parlare di una sola opposizione. Ma di più opposizioni, DENTRO E FUORI al Consiglio e, da ultimo, pure di una finta opposizione parte integrante e sostanziale della maggioranza. Andiamo per ordine. Per quanto riguarda il centro destra, sento di dover essere franco: si sono verificate delle cose paradossali, e la responsabilità politica è da addebitare alla incomprensibile strategia dell’ex candidato Sindaco LEONARDO LALLO. I validissimi giovani ROSA CAPOSIENA e FRANCESCO STEFANETTI hanno dovuto barcamenarsi tra comprensibile inesperienza, solitudine e fuoco incrociato. Da un lato opporsi a MIGLIO, dall’altro difendersi…dall’opposizione dell’opposizione proprio rappresentata da LALLO.C’è poco da aggiungere. Fuori dal centro destra guardo con interesse al buon lavoro di MARCO CANTORO, di MARIA GRAZIA BUCA e diGIUSEPPE MANZARO, che con CAPOSIENA e STEFANETTI costituiscono, a mio avviso, un gruppo di giovani che può e deve riaffermare all’interno del Consiglio un nuovo modo di intendere la politica.Per quanto riguarda le forze di opposizione esterne, rappresentate grossomodo dal mio gruppo e da qualche altro movimento, posso dire che stiamo facendo un buon lavoro, non solo affiancando i Consiglieri Comunali ma compiendo uno sforzo sul piano programmatico non indifferente. Il documento delle 26 proposte sulla sicurezza è solo un esempio.Cosa manca? Credo che l’opposizione (VERA) abbia bisogno di un progetto comune, ambizioso, in cui riconoscersi. Sto lavorando personalmente a questo obiettivo e credo di essere in grado di predisporre le basi per poter lavorare seriamente. Ho lanciato messaggi precisi in questi mesi: mettiamo da parte la zavorra, riprendiamo il cammino sulle tracce delle cose buone fatte anche in passato, penso alle politiche ambientali, uniamoci su base programmatica e cerchiamo di bonificare il panorama politico locale, spesso animato da nani, falliti, pigmei morali, divulgatori non autorizzati di luoghi comuni e nei casi peggiori da calunniatori di professione. Abbiamo bisogno di verità e visione per avere una minima speranza di salvezza”.
