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Non passa il progetto “Io gioco all’aperto”. Spada: “amministrazione inadeguata”.

Sento il dovere, in qualità di rappresentante dei cittadini in seno al Consiglio Comunale, di denunciare pubblicamente l’insopportabile arroganza che sta caratterizzando l’attuale Amministrazione. Dopo 7 anni e mezzo, sembra essersi sedimentato un atteggiamento di estrema superficialità e di mancanza delle più basilari forme di rispetto istituzionale nelle normali dinamiche amministrative.

Ma veniamo ai fatti.

Per ottenere una risposta ad una mia interrogazione sulla mancata attuazione del progetto “Io gioco all’aperto” ci sono voluti “solo” 35 giorni (ampiamente oltre quanto previsto del regolamento comunale) e una comunicazione di protesta a S.Ecc. il Prefetto. Solo dopo quest’atto estremo, il Sindaco si è degnato di rispondere a una semplice domanda, riguardante una questione che ha avuto un percorso molto travagliato proprio a causa dell’insipienza della maggioranza.

Nello specifico, la IV Commissione – della quale ero Presidente fino a che mi sono resa conto del fatto che il lavoro consiliare non era affatto preso in considerazione dal Sindaco – aveva lungamente e approfonditamente trattato l’argomento dell’utilità della messa in opera di un campo da basket (stile playground). Lavorammo alacremente per un progetto che aveva una duplice finalità sociale: avvicinare i ragazzi che vivono le periferie, coinvolgendo al contempo i percettori del reddito di cittadinanza, quali “custodi” del campo da basket.

Al centro dell’iniziativa l’idea di favorire le relazioni sociali, soprattutto tra ragazzi, quel tipo di attività che vanno nella direzione di favorire la cultura della legalità attraverso l’inclusione sociale.

A febbraio 2020 con Determina n. 294 del Dirigente della V area era stata approvata la realizzazione del progetto “Io gioco all’aperto”.

Da febbraio 2020 a oggi, il NULLA. Questo per dire quanto stia a cuore del Sindaco e dell’Amministrazione la lotta alla criminalità attraverso l’inclusione. Meglio continuare con la retorica a cui assistiamo quotidianamente.

A ottobre ho inviato al Sindaco Miglio l’interrogazione nella quale chiedevo una risposta scritta ed esauriente del perché, nonostante il costo irrisorio del progetto e il notevole vantaggio sociale, ANCORA NULLA SUCCEDESSE.

Ma, per restare in tema NICHILISTICO, nessuna risposta è giunta alla sottoscritta. Della gravissima mancanza di riscontro da parte del Sindaco Miglio ho dunque investito S.Ecc. il Prefetto e solo allora ho ricevuto una risposta. Non dal Sindaco, ma dal Dirigente!

Le regole democratiche (e anche quelle di educazione) esistono e vanno rispettate.

Nel corso degli ultimi consigli Comunali lo stesso Miglio ha sciorinato lezioni di Diritto Amministrativo sull’obbligo di predisporre richieste scritte da parte dei Consiglieri. Nel momento in cui un Consigliere lo fa in modo dettagliato e preciso, non trova riscontro, a meno che non chieda a un’Autorità superiore di far rispettare le regole. E anche in quel caso, riceve una risposta dalla tecnostruttura e non da chi ha il dovere di garantire il rispetto della volontà popolare, e della visione complessiva che dovrebbe essere alla base dell’azione amministrativa.

Ad ogni modo, la risposta del dirigente era grosso modo questa: piazza del Papa, individuata durante i lavori di commissione, era inadeguata, perché carrabile.

Questo è evidentemente –per il sindaco- un PROBLEMA IRRISOLVIBILE.

Ritagliare un rettangolo di 420 mq in una piazza ENORME, di circa 10mila mq è impossibile.

Al Sindaco non interessa se il progetto sia fermo, perché sia fermo e se esiste un modo per risolvere il problema. Si limita a passare le carte.

Questa vicenda che denota scarso senso istituzionale, mette in evidenza quanto i fatti di questi giorni, che hanno visto una recrudescenza della criminalità, siano connessi anche al vuoto enorme che sta caratterizzando la vicenda politica di Miglio nella nostra città. Può un Sindaco chiedere maggiore presenza delle Forze dell’ordine per uscire indenne dalle polemiche, e poi non fare quello che è in suo potere per quelle politiche definite come preventive, la cosiddetta lotta non repressiva alla criminalità?

Un campo da basket, la relazione, l’inclusione, la lotta al disagio nelle periferie, è forse meno importante di un reparto Anticrimine? Possibile che Miglio non riesca a percepire le sue gravi responsabilità rispetto al disagio in cui versa una buona parte della nostra comunità?

Sarebbe stato bello dare un segnale di reale attenzione alle periferie. Sarebbe stato bello interessarsi per una volta ai ragazzi che vivono in piazza del Papa, mettendoli al centro del nostro lavoro.

Ma no. La piazza è carrabile. Non riusciamo a chiudere un ventesimo di una piazza VUOTA. Ci dispiace!

Tutto questo è vergognoso.

Incontro quotidianamente gente esausta dell’approssimazione, dell’incompetenza, dell’inadeguatezza di questa Amministrazione.

Ecco, siete inadeguati! E la vostra inadeguatezza la paghiamo noi e la pagheranno i nostri figli.

Alessandra Spada consigliera comunale

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