
Con le ultime due uscite del giornale LA GAZZETTA DI SAN SEVERO, ho ricevuto due copie del libro NONNI E NIPOTI RACCONTANO, pubblicato recentemente dai colleghi MICHELE MONACO e MICHELE PISTILLO, il quale, da appassionato ed esperto studioso del vernacolo sanseverese, ne ha riportato la sua totale traduzione nella lingua dei nostri padri, che, con qualche lieve modifica, è, tuttora, il nostro amato dialetto di San Severo. Ho molto gradito la bella ed utilissima realizzazione letteraria e, con grande interesse, ne ho letto i racconti, permeati dall’ormai noto interesse affettivo che, da sempre, MICHELE MONACO nutre per la nostra città e costantemente dimostra, impegnandosi per la più approfondita conoscenza, da parte dei suoi concittadini piccoli e grandi, delle sue origini fantastiche e storiche, dei suoi più antichi ed interessanti siti urbani, come delle sue chiese, dei suoi monumenti, delle non più frequentate attività lavorative, fiorenti nel passato, dei suoi usi e costumi, in parte ancora vivi come il suo dialetto. L’agile e preziosa pubblicazione è una summa della vasta conoscenza che i due Autori hanno di ogni più recondito quartiere, come di ogni chiesa o bellezza architettonica e artistica di San Severo. Oggi più che mai se ne avverte l’utilità come stimolo alla sua più approfondita conoscenza ed anche ad un positivo orgoglio di appartenenza, quali cittadini laboriosi ed onesti, interessati al progresso, nel bene, del proprio luogo natio, nonché alla cura, per i più giovani, di una loro efficace crescita culturale e sociale, che mai potrà ottenersi se non frequentando un regolare insegnamento scolastico. Tornando al libro ed alla sua ottima impaginazione, dirò che ne ho apprezzato molto anche le immagini fotografiche, opera, con la traduzione del testo, del bravo MICHELE PISTILLO. Tra queste, l’edicola votiva dell’Arco della neve, rappresentante le due Madonne, del Soccorso e del Carmine, in relazione alla quale mi fa piacere ricordare che le due immagini sacre originali, negli anni ’90 (se non ricordo male) furono rubate da gentaglia, insensibile perfino al rispetto dovuto a quella secolare devozione cittadina e sono state perfettamente riprodotte e montate da due benemeriti artisti, soci pittori dell’Associazione Culturale LO SCRIGNO di San Severo, GIORGIO SERNIA e RINO D’AMELIO, come da targa affissa che ne riporta intestazione e data. Per essermi dilungata con questa mia considerazione, chiedo venia. Auguro, pertanto, ai due meritevoli Autori del libro, giorni sereni e, come si spera, ancora impegnati alla realizzazione di altre pubblicazioni, prodotte a beneficio della nostra cittadinanza. — SAN SEVERO, 8-11-2023 —
