De Filippis: Nuova baraccopoli sorge nel ghetto di Rignano Garganico

Il problema del ghetto cosiddetto di Rignano Garganico, in realtà in agro di San Severo, torna prepotentemente alla ribalta visto che una nuova baraccopoli è sorta dai resti di quella precedentemente svuotata circa un anno e mezzo fa mediante i provvedimenti del Governatore Emiliano. Tali provvedimenti hanno permesso di distribuire i vari clandestini in diversi centri di accoglienza e, tra questi, quelli di San Severo generando la situazione di disagio che quotidianamente viviamo e, ancor di più, permettendo ad Onlus e cooperative di lucrare sulla sicurezza dei cittadini sanseveresi. Adesso nel ghetto ripopolato si contano circa 600 persone e altre si prevede arriveranno a breve dunque non solo nulla è stato risolto ma adesso, per smaltire questa nuova ondata di immigrati, dovranno essere presi gli stessi provvedimenti di un anno fa andando ad ingrassare ancor di più quelle cooperative e Onlus che da tempo stanno già banchettando con i famosi 35 euro giornalieri per immigrato. La nuova giungla creatasi dalle macerie del ghetto precedente non solo è la chiara testimonianza dell’incompetenza più assoluta di chi era deputato a gestire e risolvere la questione ma è anche la lampante assenza di criterio nelle promesse e nelle aspettative lanciate alla cittadinanza da parte di chi dovrebbe difendere la nostra città e l’intero territorio rispetto a queste problematiche e questi abusi! Il rinnovamento che veniva e viene tutt’ora millantato durante le campagne elettorali deve essere quello economico e socio-culturale, non il rinnovamento di una situazione precaria, pericolosa e lucrativa per alcuni! Ci auguriamo tutti che la situazione venga risolta alla radice, dopo il 4 marzo, in base all’esito delle elezioni nazionali che potrebbero e certamente rimetteranno il nostro bel Paese sulla giusta carreggiata auspicando in un repentino miglioramento anche di queste situazioni di pericolo generale (non solo la nostra zona ne è colpita, ovviamente). I cittadini sono chiamati in quel giorno ad una scelta semplice, elementare, quasi istintiva: continuare a subire o rialzare la testa e riprendersi quella dignità che a tutti noi è stata da troppo tempo tolta per questo e le altre mille problematiche che quotidianamente viviamo?
Marcello De Filippis
Referente Lega – Salvini Premier San Severo